"Mi chiamo Maya", una grande soddisfazione
“Mi chiamo Maya”, esordio di Tommaso Agnese, nasce da un lungo percorso di ricerca fatto insieme allo sceneggiatore Massimo Bavastro “abbiamo analizzato la realtà adolescenziale di una metropoli come Roma, raccolto storie vere e affascinanti e le abbiamo messe nel calderone di un racconto cinematografico.” Grazie a RaiCinema e a Magda Film con la quale sono riusciti ad avere il finanziamento da parte del ministero si è coronato di un sogno “non è facile ottenere finanziamenti nel nostro Paese, bisogna essere pazienti, molto pazienti. E' stata dura e faticosa la strada per realizzare il film, ma alla fine è stata per me una grande soddisfazione”.
Agnese prima di approdare all'esordio alla regia aveva sceneggiato il film di fantascienza italiano 2047 – Sights of Death diretto da Alessandro Capone “quando ho scritto la sceneggiatura ancora non c'era un regista per questa storia, la feci leggere ad Andrea Iervolino e Daniel Maloni di ambi Pictures e ne rimasero affascinati. Inizialmente dovevo girarla io poi il progetto si accavallò proprio con la preparazione di “Mi chiamo Maya” e quindi seguii il film fino alla pre-produzione. È stato anche questo un lavoro per me molto bello perché non sempre si ha la possibilità di viaggiare con la fantasia in un genere complesso come la fantascienza.”
Tommaso Agnese, oltre che regista e sceneggiatore, è lo strategic manager del progetto cross mediale Fabrique du Cinema, una community di cineasti e professionisti, oltre che una rivista trimestrale che “viene declinata in una serie di eventi che parlano del nuovo cinema italiano sotto punti di vista nuovi innovativi e originali. L'ideatore della rivista e direttore artistico è il mio amico Davide Manca (che è anche un grande direttore della fotografia). Ci impegniamo con essa a promuovere la cultura dei giovani e a lanciare nuove idee e riflessioni.”
Agnese fa parte anche dell'associazione 100 Autori che recentemente insieme ad altre associazioni hanno sottolineato la modifica o l'integrazione di alcuni punti sulla nuova legge cinema. “100 autori sta facendo un grande lavoro per difendere i diritti del nostro settore, purtroppo però credo che ci siano ancora tanti elementi da migliorare nel sistema cinema per permettere di creare una vera e propria industria, cosa che nel nostro Paese ancora manca.”
Parlando sempre delle nuove leggi portate avanti dal ministro Dario Franceschini si sta attuando quella sul cinema e il teatro nelle scuole a cui Agnese commenta così: “E' davvero molto importante portare queste due arti nelle scuole, ma spero che riescano ad inserirsi in un panorama, quello della
istruzione scolastica, che è ancora pieno di lacune e problemi. Spero che in un futuro il nostro Paese decida di impegnare seriamente risorse e investimenti per rinnovare il sistema scuola e renderlo moderno attuale e non arcaico com è adesso, così che i giovani possano davvero appassionarsi al proprio percorso formativo, elemento essenziale della crescita individuale.”
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