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Regista italiano

 

Biografia

 

Vito Palmieri

"See you in Texas", al limite della finzione

 

“See you in Texas” nasce da un'idea del Direttore della Fotografia Michele D'Attanasio (VELOCE COME IL VENTO, LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT), amico e collaboratore del regista Vito Palmieri “Michele girava un film in Trentino, LA FORESTA DI GHIACCIO, dove ha conosciuto un giorno una coppia di giovani trentini che avevano voglia di svagarsi perché spesso impegnati a lavorare con le bestie, mestiere che ha dei ritmi particolari e comporta una grossa fatica fisica e mentale.”

 

L'idea colpisce Palmieri per il contrasto che la storia ha e decide di proporre il soggetto a Matteo Rovere, regista e produttore con cui è in contatto da anni. “Io e Matteo ci conosciamo da tempo: siamo della stessa generazione ed è capitato spesso di partecipare agli stessi festival con lavori propri. Matteo ha accettato subito e mi ha convinto a sviluppare il progetto come un film di finzione piuttosto che un documentario.”

 

Infatti il limite tra finzione e realtà in “See you in Texas” si percepisce appena grazie al lavoro del regista che in primis ha deciso di coinvolgere direttamente i due giovani allevatori senza prendere alcun attore che interpretasse le loro vite. Inoltre Palmieri decide di abbattere quello che è solitamente lo stereotipo delle stalle che in molti film vediamo sempre nella stagione primaverile o estiva, mentre in “See you in Texas” le riprese sono state fatte a febbraio con -10°, per di più con una troupe molto ristretta, proprio perché il regista voleva conservare un certo grado di intimità e spontaneità dei due principali protagonisti.

 

La bravura di Palmieri si percepisce e non è una casualità visti i suoi precedenti: una decina di lavori riconosciuti a festival nazionali e internazionali. A tal proposito il regista conferma che “il cortometraggio, così come il documentario, è un'ottima palestra per imparare cos'è il set, come raccontare una storia, anche se poi la vera sfida è il lungometraggio.”

E probabilmente questa sfida la sta vincendo visto che nel giro di pochi mesi “See you in Texas” è stato presente al Biografilm Festival, all'East Film Festival e al Mantova Film Festival, oltre che aver vinto il Gran Prix al Shanghai International Film Festival

 

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