MANIFESTO Ø

Un quadro della vita europea nel dopoguerra in cui fuoriesce tra le tante considerazioni del regista l'ipocrisia della nuova società è EUROPA '51.

Non tutti però finiscono per girare film totalmente neorealisti, ma molti di essi ebbero uno sviluppo adiacente alla corrente.

IL CAPPOTTO riporta sugli schermi italiani il cinema fantastico, il quale era stato soppresso durante i due decenni precedenti. Un film che ha ancora le influenze del Neorealismo ma che sa uscire da esso percorrendo nuove strade, un film che tocca la commedia e il dramma ma che mantiene i suoi toni fantastici, specialmente nell'ultima parte del film.

Fellini con LO SCEICCO BIANCO si impone come un regista atipico: prendendo il realismo di base inserisce tocchi onirici rendendo il suo stile inconfondibile.

Zampa con un forte senso critico e tanto coraggio nell'affrontare storie e temi pericolosi realizza PROCESSO ALLA CITTA' che tratta del primo processo fatto alla mafia, dei legami tra istituzione statale e quella camorristica, un fatto ancora sconosciuto alla massa e che è ancora terribilmente attuale.

Con il film ALTRI TEMPI viene coniato il termine maggiorata.

Viene realizzato il primo episodio di DON CAMILLO il quale pur essendo a tutti gli effetti commedia riesce ad avere dei toni neorealisti.

DUE SOLDI DI SPERANZA inaugura il neorealismo rosa.