MANIFESTO Ø

Produzione: It. 1979

Genere: Erotico
Durata: 120' 

Regia: Tinto Brass

Soggetto: Tinto Brass

Sceneggiatura: Tinto Brass, Vincenzo Maria Siniscalchi

Produttore: Ars Cinematografica

Fotografia: Silvano Ippoliti
Scenografia: Claudio Cinini

Costumi: Jost Jakob
Trucco: -

Effetti: -

Montaggio: Tinto Brass

Musiche: Riccardo Giovanini, Blue Malbeix Band

Cast: Luc Merenda (Bruno Martel), Susanna Javicoli (Doris / Ofelia), Paola Senatore (Ann Shimpton), Adriana Asti (Florence), John Steiner (il manager), Alberto Lupo (Joe), Alberto Sorrentino (Garibaldi), Franco Fabrizi (il produttore), Giancarlo Badessi (il gay nella sauna)

 

Premi:   -

Trama:

Nella prima scena vediamo un gangster e una squadra di polizia impegnati in una sparatoria, ma durante

l'azione il cattivo si mette a ballare e l'atmosfera s'interrompe e niente di quello visto finora è reale, è soltanto

una scena di un film (dove lo stesso Tinto appare come regista).

Sulle prime già si intuisce il carattere del protagonista (Luc Merenda all'uscita dai personaggi poliziotteschi): è

un attore che non è mai riuscito a sfondare e di fatto non ha molto talento ne voglia di impegnarsi. Il suo

agente, agli estremi, gli trova un ruolo in un film porno dove troviamo altre figure cinematografiche come il

produttore che non vuole sperperare i suoi soldi e il regista estroverso. Ma anche nel genere hard non ha

molto successo e ben presto si stanca. Nell'ultimo film che interpreta entra in scena una ragazza, "Ofelia", ed

è proprio in questo punto che ACTION diventa un erotico on the road. 

 

 

Recensione: 

Collocato per anno d'uscita nel periodo erotico di Tinto Brass, ACTION, per forma e contenuto è ancora pregno di surrealismo e di sogni erotici, un film trasgressivo e allo stesso tempo grottesco.

Nel film si possono trovare in grande quantità parolacce riguardanti la sfera sessuale, tutti vocaboli che secondo la psicologia indurrebbero forti impulsi a chi li ascolta ripetutamente.

 

Il film è caratterizzato da episodi abbastanza forti, come la scena in cui l'attrice non riesce a rilasciare escrementi, e da scene oniriche come quella del sogno erotico dove al posto dei nasi e delle bocche si ritrovano peni e vagine. Brass gioca sull'umorismo poco sottile, già presente nei titoli di testa dove un tizio urina in modo tranquillo sul muro.

Nell'insieme Tinto, se pur utilizzando molte scene esplicitamente incentrate sul sesso, riesce a mantenere una certa atmosfera umoristica. Molte di esse sono provocatorie come del resto tutte le citazioni che vengono fatta durante il film: si parte con Olmi L'ALBERO DELLE ZOCCOLE, per passare a Kubrick con ODISSEA NELLA SPAZZATURA fino a Renoir con LA GRANDE ILLUSIONE. Ma le citazioni non si estendono solo in campo cinematografico (Visconti, IL CACCIATORE, RAMBO,

TAXI DRIVER, IL POSTINO, CASABLANCA, SALO'), infatti si possono ritrovare rimandi anche in campo letterario (De Sade), teatrale (AMLETO e lo stesso Shakespeare), musicale (Edit Piaf), politico (Mao Tse-Tung) e pure religioso.

 

La pellicola è piena non solo di situazioni improbabili, ma anche di personaggi strani come Garibaldi con Anita, l'attrice che si crede Orfea, la donna che culla la gamba di gesso, i cattivi della discarica con seni e falli finti,...

Il film presenta alcuni aspetti negativi, come la pessima fotografia o la sincronizzazione del doppiaggio e la stessa recitazione, altri invece più simpatici come l'uso dei dialetti del nord o il montaggio accelerato (effetto Chaplin) accompagnato da una colonna sonora composta da note allegre e veloci di pianoforte, come si usava fare nelle comiche finali dei film muti.

 

La storia nel complesso lascia un pò di amaro in bocca per il modo inaspettato in cui finisce: in fondo con ACTION è stato tutto un gioco portato avanti da buffoni diretti da Brass, il quale in un modo o nell'altro, prende in giro la Nouvelle Vague o più in generale il cinema d'autore e innalza l'erotico come unica cosa seria del cinema.

 

 

 

 

Recensione a cura di Von Chanelly