Mario Bava
Mario Bava, nato a Sanremo il 31 luglio 1914, è stato un regista, sceneggiatore, effettista e direttore della fotografia, Maestro cult del cinema di genere italiano, in particolare quello horror.
Figlio di Eugenio Bava, DOP, scenografo e scultore del cinema italiano di inizio secolo, Mario Bava eredita dal padre un talento innato che gli dà modo di creare effetti speciali artigianali che risultano geniali in quanto idee originali a basso costo per i B-movie del tempo. Questa attività svolta insieme a quella di direttore della fotografia inizia durante gli anni '30 sia in film statunitensi che in quelli italiani, riuscendo a collaborare con Roberto Roberti, Roberto Rossellini e Francesco De Robertis, con il quale stringe anche successive collaborazioni.
All'inizio degli anni '40 è operatore in diversi film tra cui quelli di Mario Monicelli, Luigi Comencini e Mario Soldati ai loro esordi, finché nel '46 Bava prova a dirigere alcuni corti.
Dieci anni più tardi inizia una forte collaborazione con Riccardo Freda, col quale realizza come DOP ed effettista I VAMPIRI (1956), dal forte sapore gotico con sfumature fantascientifiche che distingue il film dalla solita produzione anglosassone e CALTIKI, IL MOSTRO IMMORTALE (1959).
Nel 1960 arriva l'anno del suo esordio alla regia con LA MASCHERA DEL DEMONIO, nel quale il regista rende una semplice leggenda popolare russa qualcosa di sublime con vampiri, streghe e forze demoniache. E' un film entrato negli annali cinematografici, grazie all'uso geniale della monocromia che rende ogni immagine del film tremendamente paurosa e suggestiva, inserendo dettagli spaventosi che prendono nel profondo, dove narrativamente vengono inserite morti improvvise, passaggi segreti e maledizioni di famiglia. Tutto ciò già anticipato dal prologo che apre il film con un'esecuzione divinamente grottesca.
Dai primi lavori horror, Bava passa presto anche ad altri generi come il peplum fantastico ERCOLE AL CENTRO DELLA TERRA (1961), a film d'avventura, spaghetti western, thriller, commedie e parodie come LE SPIE VENGONO DAL FREDDO (1966), film odiato dal regista stesso.
Questa capacità di dominare i diversi generi dà al regista la possibilità di sperimentare non solo nel senso visivo, ma anche narrativo, al punto tale che riesce a fondare alcuni generi che ancora nella cinematografia non erano stati toccati come il thriller all'italiana con LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO (1963) e SEI DONNE PER L'ASSASSINO (1964), lo slasher con REAZIONE A CATENA (1971) pellicola cinica e priva di pietà, il metacinema con I TRE VOLTI DELLA PAURA (1963).
Quest'ultimo è un film che si articola in tre storie che hanno subito una dura rielaborazione, infatti Bava per il soggetto prende spunto da vari romanzi scritti da Tolstoj, Cechov, Snyder ma quello che si nota soprattutto è che gran parte del cinema hollywoodiano ha acquisito molto da questo film: se si osserva il primo episodio molti elementi sono stati ripresi, oggi come negli ultimi decenni passati. Stessa cosa per il secondo episodio, molto vintage grazie alla fantastica presenza di Boris Karloff: dal
personaggio del padre (fisicamente) alla fotografia, dal contenuto vampiristico all'ambientazione. Sotto questo punto di vista il terzo riesce a mantenere la sua autenticità e conserva ancora oggi un segno indelebile del Maestro. In particolare è interessante notare che il cinema internazionale, in particolare quello hollywoodiano che molti degli italiani oggi considerano il meglio della storia del cinema, ha sempre avuto un debito nei confronti di quello italiano.
Bava, dopo decenni di mancato riconoscimento (in Italia) da parte di molti critici, oggi contrariamente viene associato alla parola cult: molti dei suoi film lo sono. Oltre a quelli già citati non si possono dimenticare l'horror fantascientifico TERRORE NELLO SPAZIO (1965) che fa apparire l'universo come un luogo silenzioso e orrorifico pregno di mistero e di minacce, il gotico OPERAZIONE PAURA (1966), nel quale si trovano le soggettive senza soggetto, molti piano sequenza, gli zoom, l'ampio uso di effetti sfocati e colori psichedelici che danno un sapore molto personale alla pellicola, LA FRUSTA E IL CORPO (1963) per la sperimentazione cromatica, il thriller sarcastico IL ROSSO SEGNO DELLA FOLLIA (1969) e l'espediente fumettistico nel film di spionaggio come DIABOLIK (1968), un misto di pop art, optical art, psichedelia e futurismo, un film talmente pop da ispirare il CQ di Francis Ford Coppola.
Nel 1974 gira CANI ARRABBIATI che a causa del fallimento della casa di produzione non uscirà in DVD prima del 1995 con il titolo “Semaforo Rosso”. Considerato da molti critici come il suo capolavoro, il film, dal finale imprevedibile, è un thriller claustrofobico che si inoltra nella profonda psicologia umana, rispecchiando le paure collettive di all'epoca di una popolazione che si trovava nella morsa degli anni di piombo, tra rapimenti, bande criminali, sparatorie in pubblico e morti innocenti.
A fine degli anni '70 dirige due film insieme al figlio Lamberto, noto regista di film horror e fantasy e cura gli effetti speciali di INFERNO, diretto da Dario Argento.
Poco prima di iniziare le riprese del suo nuovo lavoro “Star Express”, un film fantascientifico, Mario Bava muore a Roma il 25 aprile 1980.
FILMOGRAFIA
Cortometraggi
1946 - L'ORECCHIO
1947 - ANFITEATRO FLAVIO
1947 - SANTA NOTTE
1947 - LEGGENDA SINFONICA
1947 - VARIAZIONI SINFONICHE
1950 - L'AMORE NELL'ARTE
Lungometraggi
1960 - LA MASCHERA DEL DEMONIO
1961 - LE MERAVIGLIE DI ALADINO
1961 - ERCOLE AL CENTRO DELLA TERRA
1961 - GLI INVASORI
1963 - LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO
1963 - I TRE VOLTI DELLA PAURA (Recensione)
1963 - LA FRUSTA E IL CORPO
1964 - SEI DONNE PER L'ASSASSINO (Recensione)
1964 - LA STRADA PER FORT ALAMO
1965 - TERRORE NELLO SPAZIO
1966 - I COLTELLI DEL VENDICATORE
1966 - OPERAZIONE PAURA
1966 - LE SPIE VENGONO DAL SEMIFREDDO
1968 - DIABOLIK
1969 - 5 BAMBOLE PER LA LUNA D'AGOSTO
1969 - IL ROSSO SEGNO DELLA FOLLIA
1970 - ROY COLT & WINCHESTER JACK
1971 - REAZIONE A CATENA
1972 - GLI ORRORI DEL CASTELLO DI NORIMBERGA
1972 - QUANTE VOLTE... QUELLA NOTTE
1972 - LISA E IL DIAVOLO
1974 - CANI ARRABBIATI (Recensione)
1975 - LA CASA DELL'ESORCISMO
1977 - SCHOCK
Documentari sul suo lavoro
2000 - MARIO BAVA MAESTRO OF THE MACABRE
2004 - MARIO BAVA - OPERAZIONE PAURA
2006 - BAVA SPEAKS
Direttore della Fotografia
1943 - SANT'ELENA, PICCOLA ISOLA
1943 - L'AVVENTURA DI ANNABELLA
1946 - UOMINI E CIELI
1947 - L'ELISIR D'AMORE
1947 - LA CHIESA DEL GESÙ
1947 - NATALE AL CAMPO ''119''
1948 - FOLLIE PER L'OPERA
1949 - ANTONIO DI PADOVA
1950 - MISS ITALIA
1950 - QUEL BANDITO SONO IO
1950 - VITA DA CANI
1950 - È ARRIVATO IL CAVALIERE!
1951 - CANZONE DI PRIMAVERA
1951 - GUARDIE E LADRI
1951 - AMOR NON HO... PERÒ... PERÒ
1951 - LA FAMIGLIA PASSAGUAI
1952 - LA FAMIGLIA PASSAGUAI FA FORTUNA
1952 - PAPÀ DIVENTA MAMMA
1952 - GLI EROI DELLA DOMENICA
1953 - PERDONAMI!
1953 - IL VIALE DELLA SPERANZA
1953 - BALOCCHI E PROFUMI
1953 - VILLA BORGHESE
1954 - COSE DA PAZZI
1954 - TERZA LICEO
1954 - GRAZIELLA
1954 - HANNO RUBATO UN TRAM
1955 - BUONANOTTE... AVVOCATO
1955 - LE AVVENTURE DI GIACOMO CASANOVA
1955 - NON C'È AMORE PIÙ GRANDE
1955 - LA DONNA PIÙ BELLA DEL MONDO
1956 - MIO FIGLIO NERONE
1956 - ORLANDO E I PALADINI DI FRANCIA
1957 - I VAMPIRI(anche co-regia ed effetti)
1958 - CITTÀ DI NOTTE
1958 - LE FATICHE DI ERCOLE (anche effetti)
1958 - LA MORTE VIENE DALLO SPAZIO (anche effetti)
1958 - ERCOLE E LA REGINA DI LIDIA (anche effetti)
1959 - AGI MURAD, IL DIAVOLO BIANCO,
1959 - CALTIKI, IL MOSTRO IMMORTALE (anche effetti)
1959 - LA BATTAGLIA DI MARATONA, DI BRUNO VAILATI (anche effetti)
1961 - ESTER E IL RE (solo regia della versione italiana)
1966 - RINGO DEL NEBRASKA, DI ANTONIO ROMÁN (solo co-regia)
1968 - L'ODISSEA (solo co-regia ed effetti)
1980 - INFERNO, DI DARIO ARGENTO (solo effetti)
Collaborazioni:
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