MANIFESTO Ø

Claudia Cardinale, nome d'arte di Claude Joséphine Rose Cardinale, nata a Tunisi il 15 aprile 1938 è un'attrice italiana. Connubio tra bellezza e talento, è divenuta un'icona nell'immaginario rosa del cinema nostrano degli anni '60 in opposizione, grazie ai ruoli di ragazza indipendente ed emancipata, allo stereotipo lanciato invece dalle maggiorate.

Ancora ragazza frequentava il Centro Sperimentale di Cinematografia, ma insicura sul suo percorso di studi, l'abbandonò per dedicarsi all'insegnamento. Il destino però volle che nel 1958 Franco Cristaldi, produttore della Vides e suo futuro marito, la notasse in alcune foto pubblicate in un settimanale e la volle per il film che aveva in produzione: il capolavoro di Mario Monicelli I SOLITI IGNOTI che abbandona i vecchi canoni della commedia per inserire una comicità nuova che non si basa più sull'avanspettacolo, sui Cafè Chantant e il varietà, ma che si sviluppa su situazioni sociali che la gente vive ogni giorno in prima persona, una comicità usata non solo per far ridere o per parodiare una determinata classe sociale, ma per raccontare una realtà che detta in altri modi sarebbe stata neorealista.

Un anno più tardi è nel set di UN MALEDETTO IMBROGLIO, un film dai toni molto gialli, una pellicola asciutta, amara con un Pietro Germi che sa essere cinico ma allo stesso tempo romantico, una pellicola che presenta con grande accuratezza un'introspezione psicologica collocata all'interno di un ambiente perfettamente descritto dove le frecciate contro la borghesia abbondano. E' proprio da questi esperimenti che Germi riesce a realizzare un genere inedito sottraendo strutture, ambientazioni, caratteri e metodo al genere.

Nel 1960 Luchino Visconti la vuole per il film ROCCO E I SUOI FRATELLI che

mescola le condizioni dei contadini del Sud Italia con legami di fratellanza,

denaro e sesso. Con lo stesso regista girerà anche IL GATTOPARDO, una

delle migliori trasposizioni cinematografiche mai fatte, mandò addirittura

in rovina la Titanus ma ha un valore artistico immenso, ogni fotogramma

è un quadro, la scena del ballo poi è memorabile. Famoso è l'aneddoto

che la vede protagonista: la Cardinale in quello stesso periodo fu contesa

sia da Visconti che da Federico Fellini, tanto che i due autori si accordarono

per averla una settimana a testa sui propri set e fu costretta così a

cambiare continuamente colore da biondo a corvino e viceversa a causa

della differenza fisica che comportavano i due personaggi interpretati da

lei.

Gli anni '60 la vedono protagonista non solo in Italia, ma anche all'estero in diverse pellicole. Si forma anche un forte sodalizio con Mauro Bolognini con cui girerà ben cinque film. Nel 1961 prende parte a un ruolo che in qualche modo ricalca l'essere donna e madre avuto anche nella vita reale: si parla del film di Valerio Zurlini LA RAGAZZA CON LA VALIGIA. Negli anni successivi i capolavori a cui prende parte non finiscono e nel 1968 grazie a Sergio Leone è nel cast di C'ERA UNA VOLTA IL WEST, un film epico dal cast stellare (Charles Bronson, Henry Fonda, Paolo Stoppa) la cui scena iniziale è entrata negli annali del cinema. Nello stesso anno recita anche nella pellicola di Damiano Damiani IL GIORNO DELLA CIVETTA, un dramma sociale, denso di rabbia dove la Sicilia è prigioniera dell'omertà, un film che vede la corruzione in più ambiti e istituzioni.

Negli anni '70 finisce la storia d'amore con Cristaldi e inizia il matrimonio e la collaborazione con il regista Pasquale Squitieri.

Anche se gli anni passano, la bellezza così come la bravura, non svaniscono mai e molte sono i ruoli interpretati sia all'estero che in Italia.

Nel 1993 riceve il Leone d'oro alla carriera mentre nel 2002 al Festival di Berlino riceve l'Orso d'Oro alla carriera. Attualmente risiede in Francia.