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Domenico Guidetti

Domenico Guidetti, videomaker dal 1998, nel corso di 15 anni di attività ha realizzato video istituzionali e pubblicitari per svariate aziende,videoclip musicali collaborando con artisti a livello nazionale, cortometraggi, lungometraggi e documentari, curando spesso sia regia che montaggio.

Co-fondatore del collettivo "Order of the Black Knights" assieme allo scrittore Emanuel Gavioli, con cui ha realizzato 9 cortometraggi, finalisti e vincitori di festival in tutta Italia. Attualmente collabora con l'Adobe Guru Gianluca Meassi, negli studi della Signumdigit di Modena.

 

 

MANIFESTO 0: Su Youtube è disponibile il trailer della tua nuova opera OVERTURN che uscirà a settembre 2013, puoi anticiparci qualcosa?

 

DOMENICO GUIDETTI: Innanzitutto grazie per questa intervista! Overturn è un film di genere, questo è sicuro. Quale genere? Questo è più difficile da definire. Direi che è a metà tra l'action movie e il gangster tanto che la cornice è quella di una continua, apparentemente insensata, sparatoria tra due parti. È attraverso i flashback che punteggiano l'azione che comprendiamo i moventi e gli interessi in gioco. E attraverso di essi arriviamo a provare diverse sensazioni per i vari personaggi – almeno nelle nostre intenzioni - e a cambiare idea almeno un paio di volte su quello che si svolge nell'azione presente. Per quanto riguarda il comparto tecnico,alla mdp abbiamo Nicola Xella,come d.o.p. Cristian Daolio,con cui collaboro sin dai primi lavori dell'Order e come seconda camera,Valerio Barbati. Per la parte effettistica/scenografica,Marco “Camme” Camellini,ha ideato gli effetti speciali della sparatoria e ha costruito da zero la scenografia del set.La parte audio,dalla presa diretta alla colonna sonora,è stata realizzata dal musicista Diego Zanelli.Riguardo al cast,abbiamo come protagonisti,Mirko Bonini e Marco Alterio,assieme a me,Enrico Solmi,Anna Brugnoli,Marco Pifferi,Ivan Figliolo,Alessandro Leonardi,Ezio Culicchia,Valentino Federzoni (della Krakatoa Ink.) e la squadra di Soft-Air “299” di Modena.

 

 

 

MANIFESTO 0: Sei uno dei fondatori del gruppo “Order of the Black Knights”, com'è nata l'idea di fondare questo collettivo?

 

DOMENICO GUIDETTI: Diciamo che è stata una naturale evoluzione degli eventi, dopo il primo cortometraggio del 2008 insieme allo scrittore Emanuel Gavioli abbiamo entrambi sentito il bisogno di continuare, e lungo la strada abbiamo acquisito nuovi amici e collaboratori, spesso del settore, che hanno lavorato duro, - almeno quanto noi – e coi quali ci siamo formati, siamo cresciuti e a un certo punto, non so bene come, siamo finiti a fare qualcosa di sensato. È un gruppo basato direi quasi esclusivamente sul lavoro e la collaborazione, entrambi basati a loro volta sulla nostra passione comune. Nessuno scopo di lucro, nessuna velleità o ambizione al di là dell'opera stessa e tanta voglia di divertirsi, migliorarsi, e a volte di impiegare le nostre competenze professionali in ambiti più nostri, più creativi.

 

 

 

 

 

 

MANIFESTO 0: L'altro fondatore del gruppo è lo scrittore Emanuel Gavioli con cui hai

girato ben nove cortometraggi. La vostra è una collaborazione d'acciaio. Come vi siete

conosciuti e qual'è a tuo parere quella scintilla che vi fa rimanere uniti?

 

DOMENICO GUIDETTI: Io ed Emanuel ci siamo conosciuti nel 2007, ad una cena fra amici comuni, tra un bicchiere e l'altro mi ha fatto capire quanto avesse voglia di mettersi in gioco per creare qualcosa, ma soprattutto rimasi colpito dalla sua immensa cultura cinematografica,cosa che a me mancava quasi completamente (devo a lui, la visione di molti classici, fino ad allora a me sconosciuti).

Vidi anche che, come me, ha dovuto crescere in un contesto in cui le amicizie condividevano poco o nulla la nostra passione e il senso di frustrazione si faceva sentire. Perciò gli chiesi di collaborare in un paio di videoclip come cameraman. Poco tempo dopo, mi disse che aveva una sceneggiatura che voleva realizzare, cosi contattai Cristian Daolio, amico fotografo con cui avevo realizzato i primi lavori importanti per curare le riprese e la fotografia, e Jerry Valente, altro amico musicista, per curare la parte audio e musiche. Nacque così “il Tempo non fa il suo dovere” e da li in poi, non ci siamo più fermati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MANIFESTO 0: Ora sei al lavoro con OVERTURN ma in futuro quali sono i tuoi progetti?

 

DOMENICO GUIDETTI: Oltre ad Overturn che è in fase di post-produzione, abbiamo appena terminato “Parley” un cortometraggio realizzato appositamente per il concorso “4 Giorni Corti” del Nonantola Film Festival, concorso che consiste nel realizzare un cortometraggio in 4 giorni con delle regole molto rigide, ovvero,durata massima 4 minuti, genere a sorteggio, l'obbligo di usare un determinato oggetto, un personaggio e una frase e di girare almeno una scena a Nonantola. Quest'anno abbiamo vinto ed è stata una bella soddisfazione. Fra Maggio e Giugno invece gireremo (allo script sempre Luca Speranzoni) “You had to be there”, cortometraggio che sarà inserito in un film a episodi sul sisma del maggio 2012 in Emilia. Per quanto riguarda le collaborazioni con altri videomakers invece,oltre ad aver collaborato come operatore nel cortometraggio “Perfetto” di Corrado Ravazzini,che sta letteralmente spopolando in Italia e all'estero (all'attivo ha raccolto 27 riconoscimenti,e anche la candidatura nei David di Donatello 2013) sono alle fasi finali del montaggio di “Tempo Vivo, Tempo Morto” lungometraggio indipendente del collettivo “Frigokillers”, diretto e sceneggiato da Francesco Barozzi; alla mdp/fotografia troviamo Nicola Xella,che mi ha aiutato molto, assieme a Valerio Barbati, nella realizzazione delle riprese di Overturn e Parley. Farò anche un cameo da attore nel nuovo lavoro della Krakatoa Ink,storico collettivo di videomakers di Sassuolo. Infine è appena uscito il videoclip della band “Wolther Goes Stranger” realizzato in co-regia con Giulio Ragno Favero del Teatro degli Orrori.

Per il futuro invece, oltre a qualche videoclip, abbiamo un paio di lungometraggi in cantiere ma è ancora tutto molto nebuloso .Siamo molto fiduciosi. E soprattutto testardi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MANIFESTO 0: Cinecittà sta cercando di diventare Bene Comune. Tu cosa ne pensi a proposito? Credi che Cinecittà debba smettere di essere privata?

 

DOMENICO GUIDETTI: Il “rilancio” di Cinecittà che si sta cercando di creare negli ultimi anni è un discorso con molte implicazioni e parti mobili, non mi sento il più adatto a commentare, essendo dopotutto abituato a fare cinema dal basso senza l'aiuto di case di produzione o referenti esterni.Ma dirò che la situazione attuale mi pare insostenibile, che le proposte più recenti mi paiono poco attuali, in alcuni casi assurde, e che rendere pubblico quello che è comunque un importante patrimonio culturale italiano (ed europeo) potrebbe essere un passo in quella che considero la direzione giusta, sarebbe a dire un paese che ancora una volta crea cinema, invece di limitarsi a parlarne e a bazzicarne i margini. Un passo. Ma uno di molti che sono necessari.

 

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