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Regista e attore cinematografico e televisivo

 

Biografia Giulio Base

Giulio Base

 

MANIFESTO 0:

Quando hai esordito come attore in teatro sei stato diretto da Vittorio Gassman, dopo alcuni anni i

ruoli si sono invertiti e sei stato tu a dirigerlo nel suo ultimo film “La bomba”. Cosa ha voluto dire 

per la tua crescita artistica lavorare affianco a uno dei Mostri della Commedia all'italiana?

 

GIULIO BASE:

Vittorio Gassman è stato dapprima il mio idolo, poi il mio maestro, poi il primo capocomico col quale

ho lavorato, poi un amico, infine sono l'ultimo regista che l'ha diretto in un film. Credo che di un tale

rapporto, a 360 gradi, ci sarebbe troppo da raccontare...In breve aggiungerei però che Vittorio viene

ricordato poco: non solo era uno dei maestri della 'commedia all'italiana', ma è stato scrittore,

regista, traduttore e senz'altro va annoverato fra i migliori attori di teatro di tutti i tempi.

 

 

 

MANIFESTO 0:

Nella tua carriera ti sei diviso tra recitazione e regia. In quale dei due ti trovi più a tuo agio oppure

non riscontri differenze?

 

GIULIO BASE:

Mi trovo molto più a mio agio facendo il regista. Mi diverto molto di più a fare l'attore.

 

 

 

MANIFESTO 0:

“Crack”, il tuo esordio cinematografico come regista è stato premiato al Festival di San Sebastian come miglior opera prima. Come mai avevi scelto di cimentarti anche nella regia? Avresti mai immaginato di vincere a uno dei festival più importanti d'Europa?

 

GIULIO BASE:

Ho avuto fortuna. CRACK era un'opera teatrale che avevo diretto e interpretato, scritta da Franco Bertini. Ci autoproducemmo e debuttammo in una cantina di Trastevere, il teatro Argot, all'inizio degli anni '90. Fu un successo enorme e molti produttori ne volevano fare il film affidandomi la regia, che invece io non volevo fare, non sentendomi pronto. Tanto insistettero che... eccomi qui. La vittoria a San Sebastian fu tanto bella quanto inaspettata, uno dei giorni più belli della mia vita.  

 

 

 

MANIFESTO 0:

Nel 2012 ti è stato conferito il Premio Regia Televisiva dopo aver diretto diverse fiction e la serie tv “Don Matteo” che vede come protagonista Terence Hill, oltre ad averne già ricevuto un altro nel 2001 per "Padre Pio". Tra cinema e televisione quale preferisci?

 

GIULIO BASE:

Il cinema ti consente di 'riflettere' di più su quel che stai facendo. Non hai l'ansia della messa in onda, della confezione, della consegna da 'effettuare' velocemente.

La televisione ti dà più continuità di lavoro, ti dà esperienza, ti dà coraggio. Se riesci a girare anche otto, nove o dieci scene al giorno, dopo non ti spaventa più nulla.

 

 

 

MANIFESTO 0:

Nel 2013 hai diretto Francesco Pannofino nel tuo ultimo film “Il Pretore” uscito nelle sale qualche mese fa. Prossimamente che progetti hai?

 

GIULIO BASE:

Sto finendo di montare il film che ho appena girato e che si intitola MIO PAPA' che ho anche scritto con Giorgio Pasotti, il protagonista maschile. Uscita prevista: primi mesi del 2015.

 

 

 

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