LA CENA DELLE BEFFE
Produzione: It. 1942
Genere: Drammatico/Storico/Epico
Durata: 86'
Regia: Alessandro Blasetti
Soggetto: Sam Benelli
Sceneggiatura: Alessandro Blasetti, Renato Castellani
Produttore: Giuseppe Amato
Fotografia: Mario Craveri
Scenografia: Virgilio Marchi
Costumi: Gino Carlo Sensani
Suono: -
Trucco: -
Effetti: -
Montaggio: Giuseppe Becce
Musiche: Mario Serandrei
Cast: Amedeo Nazzari (Neri Chiaramantesi), Osvaldo Valenti (Giannetto Malespini), Clara Calamai (Ginevra), Luisa Ferida (Fiammaetta)
Premi:
-
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Trama:
La rivalità tra Giannetto Malespini e Neri Chiaramontesi è di lunga data. Giannetto riesce fare imprigionare
Neri con l'accusa di essere pazzo e s'affretta a rubargli l'amante, Ginevra. Neri riesce a evadere, corre a casa
di Ginevra ben intenzionato a vendicarsi e uccide l'uomo che si trova con lei, che è poi il proprio fratello,
condotto lì dall'astuzia di Giannetto. A quel punto Neri impazzisce sul serio.
Recensione:
"La Cena delle Beffe" si pone in un'epoca di mezzo, dove il neorealismo non esiste ancora e i canoni degli
anni '20 si sono ormai dissolti. É un film che rimane nel baratro fascista, ma che riprende lo stile
d'annunziano, facendo sentire un starno accento teatrale (forse per enfatizzare l'ambiente del primo
periodo rinascimentale). Un aspetto che si strascica anche le interpretazioni degli attori principali i cui
personaggi sono entrati nell'immaginario dell'epoca: dal seno della Clara Calamai che provocò scalpore
sia all'interno della Chiesa che nell'ambiente dei critici cinematografici oltre che tra il pubblico,
all'indimenticabile battuta di Amedeo Nazzari "chi non beve con me, peste lo colga!".
Osvaldo Valenti e Luisa Ferida interpretano le sorti tragiche di due amanti che sembrano richiamare
quelle della loro vita reale.
"La Cena delle Beffe" è un film scandaloso, strano, sanguinoso, dove dietro la semplice storia e la minuziosità di costumi e scenografie, si cela un significato più profondo: l'omosessualità. I due protagonisti per tutto il film si danno contro, beffeggiandosi a vicenda, ma in realtà quello che stanno facendo non é mettere in mostra la virilità di uno e l'essere giullare dell'altro, ma bensì nascondere quello che realmente provano: l'istinto irrefrenabile del possedere l'altro sessualmente.
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