La Riscoperta di un Cinema Dimenticato
Un mese ricco di cinema italiano al Cinema Trevi di Roma, dal poliziotto simbolo degli anni '70 Maurizio Merli alla scoperta dell'impatto cinematografico di Fellini in Spagna, alla satira del disegnatore “dimenticato” Pino Zac.
PROGRAMMMA DELLA RASSEGNA
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Martedì 10 marzo : MAURIZIO MERLI, IL POLIZIOTTO RIBELLE
«Diciamolo subito: evviva il Callaghan di casa nostra. Alla faccia dei critici militanti
di un tempo. Perché un libro su Maurizio Merli può suonare come uno sberleffo
ai figliocci e ai “nipotini” del viscontiano Guido Aristarco, quegli intellettuali della
celluloide per i quali il cinema da “celebrare” deve essere sempre e solo di “serie A”.
Ogni volta, bersaglio principale della critica era proprio lui, Maurizio Merli, il
poliziotto più poliziotto che c’era sul grande schermo, un simbolo degli anni ’70»
(Fulvio Fulvi)
ore 17.00 - “Da Corleone a Brooklyn” (Umberto Lenzi, 1979)
ore 19.00 - “Catene” Silvio Amadio, 1974)
ore 21.00 - Incontro con Fulvio Fulvi, Danilo Massi, Dardano Sacchetti. Nel corso
dell’incontro sarà presentato il libro di Fulvio Fulvi “Maurizio Merli il
poliziotto ribelle”, moderato da Marco Giusti
a seguire “Poliziotto sprint” (Stelvio Massi,1977)
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Mercoledì 11 marzo: FEDERICO FELLINI E LA SPAGNA
Il volume “Federico Fellini e la Spagna” di Stefania Miccolis vuole essere un invito, non solo cinematografico, a ripercorre la diffusione e la fortuna del cinema di Fellini in Spagna, valutando la circolazione e le reazioni suscitate – nella critica e nella società – all’uscita dei capolavori felliniani.
Ore 17.00 - “Il bidone” (Federico Fellini, 1955)
ore 19.00 - “Il peccato” (Jordi Grau, 1961)
ore 21.00 - Incontro con Alberto Crespi, Stefania Miccolis, Italo Moscati. Nel corso dell’incontro sarà presentato il libro di Stefania Miccolis “Federico Fellini e la Spagna”, moderato da Daniela Amenta
a seguire “Non si deve profanare il sonno dei morti” (Jordi Grau, 1974)
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Giovedì 12 marzo: PINO ZAC, IL GENIO DEL MALE
Nel trentennale della morte la Cineteca Nazionale rende omaggio al maestro della satira politica (e non solo)
Pino Zac, la cui lezione risuona quantomai attuale. All’incontro sarà presente Massimo Denaro, allievo della
Sede Abruzzo del Centro Sperimentale di Cinematografia, il quale sta realizzando il documentario “Zac - I fiori
del male”.
Ore 17.00 - Il cavaliere inesistente (Pino Zac, 1971)
ore 18.45 - Gatto Filippo: licenza di incidere (Pino Zac, 1966)
ore 20.45 - Incontro con Glauco Benigni, Drahomira Biligova, Dante Matelli, Massimo Denaro, Miro Grisanti,
Riccardo Mannelli, Angelo Pasquini, Vincino e Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio,
moderato da Italo Moscati
a seguire “L’ultimo pedone” (Pino Zac e Miro Grisanti, 1961), “Uomo poveruomo superuomo” (Pino Zac e
Miro Grisanti, 1962), “Selezione di materiali Rai su Pino Zac”
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Venerdì 13 marzo: RI-CONOSCERE FERNANDO BIRRI – 90 ANNI DI MILITANZA DELL'IMMAGINE
Dopo essersi diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1952, tornato in Argentina, Birri fonda nel 1956 la prima scuola di cinema in
Argentina, la Escuela Documental de Santa Fe, e proclama attraverso diversi manifesti che il cinema argentino e latinoamericano dovrebbe essere “nazionale”,
“realista”, “critico” e “popolare”. Oggi, il “grande padre” del Nuovo Cinema Latinoamericano, l’argentino Fernando Birri, compie 90 anni, anzi meglio, 90 primavere,
come piace dire a lui, e la Cineteca Nazionale vuole ri-festeggiarlo, come fece due anni fa, questa volta con una rassegna dei suoi lavori documentali.
Ore 17.00 - “Selinunte” (Fernando Birri, 1951)
a seguire “Tire diè” (Fernando Birri, 1960), “Castagnino, diario romano” (Fernando Birri, 1967), “Entreacto habanero” (Fernando Birri, 1985), “Elegía
friulana” (Fernando Birri, 2007)
ore 19.00 - “Mi hijo el Che” (Fernando Birri, 1985)
a seguire “Remitente Nicaragua” (Fernando Birri, 1988)
ore 21.00 - “ZA 05. Lo viejo y lo nuevo” di Fernando Birri (2006, 75’)
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sabato 14 marzo: CINEMA E PSICANALISI – UN MONDO PRECARIO
Partendo da un incontro fecondo d’interessi, la Società Psicoanalitica Italiana e il Centro Sperimentale di Cinematografia hanno da alcuni anni avviato delle
iniziative comuni, tra cui il ciclo “Cinema e psicoanalisi”, articolato con delle proiezioni mensili al Cinema Trevi, giunto alla quinta edizione. Il tema della
programmazione 2015 è un argomento di drammatica attualità: la precarietà.
ore 17.00 - “Un uomo a metà” (Vittorio De Seta, 1966)
ore 19.00 - “Senza pelle” (Alessandro D’Alatri, 1994)
ore 21.00 - Incontro con Cristina Bonucci e Alessandro D’Alatri, moderato da Fabio Castriota
a seguire “Il male oscuro” (Mario Monicelli, 1989)
Cinema Trevi, vicolo del puttarello 25 – Roma tel: 066781206
Redazione
Manifesto 0, 9 marzo 2015
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