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Lucas Pavetto

Lucas Pavetto è di origini italiane, ma nasce a Rosario (Argentina) il 6 settembre 1982. Si trasferisce in Italia all'età di sei anni. Manifesta sin dalla più tenera infanzia una spiccata attitudine per la musica e le arti figurative.

 

Nel 2003 si diploma all'istituto d' arte di Urbino, dove ha potuto approfondire le tecniche del disegno animato, specializzandosi nella narrazione fumettistica. Tuttavia solo al termine del proprio ciclo scolastico scopre la sua vera passione: il cinema...continua a leggere

 

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MANIFESTO 0: "Il cinema è l'unico strumento che ho per combattere i miei demoni”, vuoi spiegarci il significato che ha per te questa frase?

 

LUCAS PAVETTO: Ho un carattere chiuso, sono una persona molto riservata, amo stare da solo e non amo aprirmi con nessuno (se non con una stretta cerchia di persone simili a me) nel contempo ho tanto da raccontare. Il cinema e' un mezzo che uso per parlare delle mie paure, narrare cio' che amo e cio' che odio, e a modo mio con un film cerco di esorcizzare cio' che mi turba.

 

 

MANIFESTO 0: Inizialmente avevi studiato fumetto ma poi hai lasciato per il cinema horror. Come mai questo genere? E hai mai considerato la possibilità di divenire per una volta regista di un cartone animato di genere horror?

 

LUCAS PAVETTO: Sono nato con la passione per il disegno, l’ho sempre visto come strumento per raccontare storie. Il cinema per me è stato un’ esigenza, un mezzo per raccontare storie. Sono affascinato da tutto ciò che è negativo, amo vedere le cose brutte dell’essere umano e della natura. Se vedo un aereo non penso a quanto è bello quest’ aereo, ma penso a quanto sarebbe bello e affascinante vederlo in fiamme o schiantato al suolo. Questo non significa che sia un catastrofista o un pazzo, è solo ciò che vede la mia mente, ed è chiaro che tutto questo in un genere cinematografico può identificarsi bene nell‘ horror o nel thriller… Non credo tornerò mai più al disegno, ho trovato nel cinema tutto ciò che cercavo, uso il disegno solo per gli storyboards (che realizzo sempre personalmente).

 

 

MANIFESTO 0: Tu sei originario dell'Argentina, hai mai pensato di tornarci e provare a girare qualcosa là?

 

LUCAS PAVETTO: L’idea mi ha sempre interessato, anche perché qui in italia è molto difficile riuscire a fare cinema. Non è da escludere che un giorno lasci questo posto per seguire le mie passioni.

 

 

 

MANIFESTO 0: Progetti per questo 2013?

 

LUCAS PAVETTO: Ho appena finito di girare “The Perfect Husband”, lungometraggio horror tratto dal cortometraggio “Il Marito Perfetto”, che realizzai qualche anno fa. Il corto è piaciuto ed ha vinto numerosi premi, a tal punto che una produzione ha deciso di produrmelo in inglese e con attori americani. Il film verrà distribuito in tutto il mondo e uscirà a breve nelle sale cinematografiche. Nel frattempo ho quasi terminato (insieme al mio collega sceneggiatore Massimo Vavassori) la stesura di un nuovo thriller “The Alcoholist” che inizieremo fra pochissimo.

 

 

MANIFESTO 0: Cinecittà Bene Comune. Credi che la gestione pubblica possa aiutare a migliorare le nostre produzioni?

 

LUCAS PAVETTO: Non mi pronuncio su queste cose, l’unica cosa che spero è che qualunque sia la gestione (pubblica o provata) sia comunque un bene per il cinema, e aiuti soprattutto i cineasti indipendenti e le piccole produzioni a continuare a farlo.

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