Regista esordiente italiano
Ludovico di Martino
"Hai 24 anni, stai tranquillo", ma Di Martino non vuole perdere tempo
In occasione della nuova edizione del Cinecittà Film Festival sarà presentato sabato 9 luglio "Il nostro utlimo" esordio alla regia del giovane Ludovico di Martino, vincitore al Ferrara Film Festival nella sezione Feature World. Un road-movie la cui idea è nata tre anni fa per un corto quando il regista insieme ad alcuni amici partecipava al contest 48 hour film project. "Io avevo una bara in cantina, per una serie che avevo girato qualche mese prima. Il genere del corto doveva essere holiday movie, è stato come fare due più due. L’idea è partita da Fabrizio Colica, attore protagonista del film (e anche del corto, sempre insieme a Guglielmo Poggi - vincitore al MIFF Award come Miglior Attore per "Il Nostro Ultimo"). Passata quell’esperienza, sentivo che la storia che avevamo raccontato poteva avere un respiro da lungometraggio. Si è unita la voglia che avevo di provare a girare un film e sono partito in quarta qualche mese dopo."
Così Ludovico insieme ad altri giovani del Centro Sperimentale di Cinematografia e di altre scuole con cui era già in contatto da tempo si sono uniti e con l'aiuto di persone esterne con più esperienza hanno realizzato un lavoro che è stato apprezzato anche da Arcopinto: "Con Gianluca c’era già stato un contatto durante la fase di preparazione del film, ci aveva aiutato con delle questioni burocratiche. Poi è venuto in sala montaggio a visionare un premontato, il film gli è piaciuto e qualche mese dopo abbiamo iniziato a lavorare insieme sulla distribuzione."
Il film, infatti, prima di essere presente al Parco degli Acquedotti, è stato visto in anteprima giovedì 16 giugno al Nuovo Sacher. "La sorpresa più grande è stata la presenza di Nanni Moretti, che insieme a me ha presentato il film prima della proiezione. Dall’emozione non ho avuto la lucidità di trovare un posto in sala e quando si sono spente le luci con il film che iniziava sono uscito fuori dal cinema. Non ho visto il film, sono rientrato solo gli ultimi cinque minuti per sentire le reazioni finali. Non mi era mai successo di “evadere” da una proiezione, e devo dire che è stato ancora più terribile che stare dentro… immaginavo cosa avrebbe detto la gente, ogni minuto che passava mi convincevo che non avrebbe funzionato. Le tante presenze sono state un’altra sorpresa, certamente. Ma se posso essere sincero ciò che più mi ha colpito è stato vedere la fila alla cassa e la gente che pagava il biglietto…e una persona che durante la proiezione è uscita."
Grandi emozioni per il giovane esordiente che si è già messo al lavoro per nuovi progetti senza smettere di seguire la promozione del suo primo film. "In questo momento ho paura a fare una cosa per volta, ho paura di perdere tempo. Capisco quanto questo possa sembrare una sciocchezza: uno dice hai ventiquattro anni, stai tranquillo, ma è proprio la frase che ci ha fatto diventare tutti così pigri."
Oltre a questo, Di Martino fino a dicembre sarà impegnato a terminare gli studi presso la Scuola Nazionale di Cinema, la cui esperienza per il momento la riassume con una frase della preside Caterina D'Amico: "Sentì pronunciare questa frase il primo giorno che ero lì, in aula magna assieme a tutti gli altri
studenti, quando la D’Amico ci diede un particolare benvenuto. Lei disse che nella vita dovete fare ciò in cui siete bravi, non ciò che vi piace. Perché ciò in cui siete bravi vi darà sempre più soddisfazione. In questa frase, fastidiosa ma forse proprio per questo vera, ci ritrovo un po’ il senso di questi tre anni passati lì dentro."
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