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MANIFESTO 0: Gli zombi sono uno degli elementi horror più gettonati. Da cosa è partita la vostra idea per ZOMBIE MASSACRE?E' tratto da un videogioco se non erro...



MARCO RISTORI: Dopo il discreto successo internazionale del nostro primo film EATERS – a tema zombi appunto –  Uwe Boll ci ha offerto l'opportunità di girare ZOMBIE MASSACRE dal momento che deteneva i diritti cinematografici. Il film è ispirato all'omonimo videogame di prossima uscita. In realtà non volevamo fare subito un altro film di zombie, ma l'offerta era troppo allettante per rifiutare e adesso siamo contenti della scelta presa. I film di zombi hanno un grande seguito ed, economicamente parlando, sono un investimento sicuro.



M0: La collaborazione con Luca Boni, co-sceneggiatore e co-regista del film, quando è nata?



MR: Lavoriamo insieme ormai da quasi otto anni e da due abbiamo fondato assieme la nostra società di produzione... Lavoriamo in totale sinergia anche se ovviamente ognuno di noi gestisce aspetti diversi della produzione.



M0: Personalmente ti rifai a qualche grande regista horror del passato?



MR: In realtà no... Ho tanti miti naturalmente, ma non credo che nel lavoro che faccio sia possibile rifarsi alla poetica di qualcuno in particolare... Si apprende da tante fonti, ma alla fine è naturale esprimersi in totale libertà. Sono un fan sfegatato del grande cinema  anni '80...Ghostbusters, The Goonies, The Blues Brothers, Back to the future per citarne alcuni...



MR: Il cast è fatto anche da attori stranieri. Hai trovato più facile dirigere attori non italiani?

Il cast è composto esclusivamente da attori stranieri, inglese e americani. E' anche una questione di mercato... è molto più semplice vendere un film girato in inglese che in italiano... Lavorare con attori stranieri è stato molto semplice... sono stati tutti molto professionali ed il risultato è ottimo.



M0: La produzione è canadese e tedesca e conosciamo bene la pessima situazione della distribuzione italiana. Dobbiamo quindi rassegnarci al fatto che ZOMBIE MASSACRE non verrà distribuito in Italia e avrà solo un pubblico straniero?



MR: No... abbiamo venduto il film anche in Italia tramite una grossa distribuzione tedesca che opera anche qua da noi. Questo non cambia la disarmante situazione produttivo/distributiva dell'Italia....



M0: Come finanziamenti avete avuto un contributo da parte della “Pisa Movie” oltre a quello canadese e tedesco, ma all'inizio, quando avete iniziato a presentare il vostro progetto avete ricevuto qualche rifiuto?



MR: Ci tengo a precisare che non abbiamo avuto nessun contributo da parte della Pisa Movie... Credo che abbiano aiutato a gestire una location nel pisano, nulla di più. I finanziamenti del film provengono esclusivamente dalla Event Film di Uwe Boll e in quota minore dalla nostra società.



M0: In Italia esistono altri registi indipendenti del genere horror che sono costretti a distribuire solo all'estero. Solo per citare alcuni nomi Ivan Zuccon, Domiziano Cristopharo. Hai mai pensato a una collaborazione con loro?

Conosco personalmente Ivan e lo reputo uno dei pochi degni di nota nel nostro paese. E' uno di quelli che si sbatte e non perde tempo in chiacchiere... I suoi film vendono bene e non si ferma mai. Non conosco Cristopharo... Per quanto riguarda una collaborazione non credo... Il nostro è un lavoro molto personale...



M0: Hai già in mente il tuo prossimo lavoro?

MR: Sì stiamo già lavorando ad un nuovo progetto sempre prodotto da Uwe Boll dal titolo MORNING STAR... E' un film totalmente diverso dai due precedenti. La produzione partirà in dicembre... Anche stavolta cast internazionale e produzione estera. Forse gireremo fuori dai confini italiani se il budget lo permetterà.



M0: E' conosciuta la tua idea su cosa ne pensi del cinema italiano, ma più precisamente dei fatti successi in questi mesi a Cinecittà che idea ti sei fatto?



MR: Credo che il sistema cinematografico italiano sia semplicemente ridicolo, come ridicola è la maggior parte delle produzioni che vengono realizzate... Questo è il principale motivo che ci ha spinto fuori e speriamo sinceramente di non dover mai tornare indietro. Detto questo non posso compiacermi della crisi che sta vivendo Cinecittà... sono a rischio troppi posti di lavoro per prendere la cosa con leggerezza. Ma è il sistema italiota che ha portato a questo, c'è poco da fare...

Marco Ristori

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