MANIFESTO 0:
Il ruolo delle Film Commission in Italia sta prendendo sempre più piede. Con l'esperienza presso l'Umbria Film Commission per cui hai lavorato condividi questo punto di vista? Quanto credi sia importante il lavoro che svolge una FC?
MARCO WERBA:
In realtà non ho lavorato con la Film Commission Umbria ma avrei dovuto dovuto dare una mano al film “Vexations” ambientato in Umbria e avevo presentato il regista alla Film Commission, ma il film non è stato mai realizzato. Sicuramente la Film Commission gioca un ruolo importante nella realizzazione di un film, soprattutto nell’aiutare il regista e la produzione nella ricerca delle locations e a volte anche dei finanziamenti.
MANIFESTO 0:
Nel 2011 hai ricevuto il Globo d’Oro per il film diretto dal giovanissimo John Real per il film NATIVE. Com'è stato lavorare con un ragazzo così giovane?
MARCO WERBA:
Ho lavorato con passione sulle musiche di “Native”, del giovane regista siciliano che firma con lo pseudonimo John Real. Abbiamo vinto il “Globo d’Oro” insieme al cantante Franco Simone. La collaborazione è stata interessante ma non ha avuto seguito. Con Franco Simone sono sicuro che ci saranno altre opportunità per lavorare insieme. Franco è un grande professionista. La “Warner Chappell” ha pubblicato un CD promozionale della colonna sonora. Le musiche sono comunque disponibili su Itunes QUI
MANIFESTO 0:
Hai collaborato sulle musiche di un film in costume di Aurelio Grimaldi e hai lavorato di nuovo con lui quest’anno. Come è nata la vostra collaborazione?
MARCO WERBA:
Grimaldi è un regista molto colto. Con lui ho avuto una interessante collaborazione per il film in costume “Anita”, sulla storia d’amore tra la brasiliana Anita e il nostro eroe Giuseppe Garibaldi. Ho avuto modo di conoscere Aurelio grazie al produttore Raffaele Mallucci e alla mia amica Antonella Salvucci. Per il momento il film è ancora in attesa di avere una distribuzione. La colonna sonora di “Anita” è stata prodotta dall’editore Piero Colasanti e la “Kronos records” di Godwin Borg ha pubblicato il CD. http://www.youtube.com/watch?v=I9Ytbb2pbRs Quest’anno ho lavorato di nuovo con Aurelio sulle musiche di un film d’autore sempre ambientato in Brasile ma ai tempi nostri. Anche questa è una storia d’amore drammatica, ambientata però nelle Favelas di Bahia dove la povertà e la droga fanno parte della vita quotidiana. Il titolo del film è “O sangue é quente da Bahia” (Il sangue è caliente di Bahia) ed è prodotto dalla “Paco cinematografica”. Per questo film le edizioni musicali sono state curate dalla “Warner Chappell”.
MANIFESTO 0:
Qualche anno fa hai anche collaborato con il Maestro del brivido Dario Argento, per GIALLO. Il film ha subito alcuni inconvenienti a livello di distribuzione e ha lasciato delusi alcuni dei suoi fans. Il fatto di avere avuto l’opportunità di lavorare con l’autore di capolavori che hanno
usufruito di colonne sonore firmate da Ennio Morricone, i Goblin, Keith Emerson e Pino
Donaggio ha lasciato in qualche modo un segno all'interno del tuo modo di comporre?
MARCO WERBA:
Certo. La collaborazione con Dario Argento è stata la più importante e soddisfacente che
abbia avuto finora. Dario mi ha dato piena fiducia e gli sono molto riconoscente. Ogni volta
che avevo una musica a sync con una scena del film andavo a trovarlo a casa sua e gli facevo
ascoltare il brano insieme alle immagini. Dopo la terza volta che ci siamo visti mi ha detto che
si fidava di me e che non c’era bisogno di rivederci fino al giorno in cui saremmo dovuti partire
per la Bulgaria, per incidere le musiche con l’orchestra. Infatti Dario è venuto con me e con il
tecnico audio Marco Streccioni e ci siamo recati alla Radio di Sofia per iniziare ad incidere la
colonna sonora. In un giorno intero ho dovuto incidere 40 minuti di musica. Dario è poi
partito per Los Angeles per montare le musiche nel film e il mix in Dolby 5.1. dei dialoghi, gli
effetti sonori e della musica. Quando è tornato a Roma mi ha chiamato e mi ha detto che gli Americani erano rimasti molto soddisfatti della musica. La nostra forse rimarrà una collaborazione legata solo a questo film. Resta comunque la speranza di tornare a lavorare con lui.
MANIFESTO 0:
A proposito di registi horror, nel 2008 e nel 2013 hai collaborato rispettivamente con Ivan Zuccon in COLOUR FROM THE DARK e con Domiziano Cristopharo in BELLEROFONTE. I due registi sono due autori di punta del cinema indipendente/underground italiano del genere horror. Hai trovato qualche differenza sostanziale (al di là dell'età e dell'esperienza) tra loro due e Dario Argento nel momento in cui ti sei trovato a comporre la colonna sonora?
MARCO WERBA:
Buona domanda. Ivan Zuccon è davvero in gamba. Meriterebbe di diventare il nuovo Dario Argento. Sono andato a trovarlo sul set di “Colour from the dark”, tratto dal racconto di Lovecraft “Colour from outer space”) e abbiamo deciso di lavorare insieme. Purtroppo il budget per le musiche era esiguo e ho potuto scrivere solo qualche minuto di musica. Il resto è materiale di repertorio oltre a qualche brano pianistico di una giovane compositrice. Domiziano Cristopharo è una persona curiosa e colta. Anche qui avevamo un problema di budget e ho avuto modo di scrivere solo un tema musicale.
MANIFESTO 0:
L'anno scorso hai scritto le musiche di un altro film americano, THE INFLICTED di Matthan Harris. Se dovessi fare un confronto tra collaborazioni estere e italiane quali punti forti e deboli troveresti?
MARCO WERBA:
Altra domanda interessante. Devo essere sincero: il cinema italiano mi ha deluso. Ci sono registi molto presuntuosi che credono che i loro film rivoluzioneranno il mondo del cinema mentre poi, a mala pena, riescono ad avere una distribuzione in Italia. Ci vuole più umiltà e lungimiranza. Credo che la via maestra sia quella delle coproduzioni con l’estero e le storie di ampio respiro. Lo sceneggiatore canadese John Crisci, che vive e lavora a Roma, ha scritto lo script dal titolo “The humanitarian”, un action thriller internazionale che ha le carte in regola per diventare un film importante e che potrebbe anche arrivare ad avere una o più
nominations agli Oscar. Bisogna aprire la mente e pensare in grande. Qui da noi si cerca sempre di girare i film risparmiando il più possibile. Alla fine sono pochi i prodotti di qualità che hanno le possibilità di avere una vera distribuzione. Bisognerebbe unire la creatività che hanno gli italiani e gli Europei con la professionalità e la “visione” che hanno gli Americani.
MANIFESTO 0:
Visitando il tuo sito mi è capitato di leggere tutti i tuoi progetti passati ma quello che mi ha stupito (e che non avevo mai visto prima) è il fatto che hai già parecchi lavori prestabiliti per le annate 2014 e 2015!
MARCO WERBA:
Si, si tratta però di progetti ancora in via di sviluppo e le carte in tavola possono cambiare. Alcuni di questi film potrebbero non avere finanziamenti cosi come altri progetti potrebbero arrivare a sorpresa. Ho da poco terminato di incidere le musiche di un horror statunitense indipendente che potrebbe diventare un “cult movie”. Il titolo è “Pro Wrestlers Vs Zombies”, diretto da Cody Knotts e prodotto da Camera Bartolotta. Pochi giorni fa sono stato a Los Angeles dove ho incontrato diversi produttori e registi statunitensi ma anche di altre nazionalità. Ad esempio ho conosciuto un produttore indiano ed un regista cinese specializzati in film di animazione. Nel mio curriculum manca questa tipologia di film e sarebbe per me un’esperienza nuova. Vorrei anche lavorare con il produttore italiano Andrea De Liberato che si è da poco trasferito a Los Angeles e deve produrre, tra le altre cose, un action movie insieme a Gianni Capaldi. Anche Giorgio Serafini vive a Los Angeles ed è molto attivo come regista. Ho anche in previsione di scrivere le musiche di un film di fantascienza di Todd Ciaciuk e di una serie Scifi di Dominique Luchart, prodotta da Stephanie Drapeau. Tra qualche mese dovrei iniziare a lavorare sulla colonna sonora del film horror “Hell Michigan” di Scott Kodrik, prodotto da Jeff Diaz. Tra gli altri progetti ci sono il thriller storico dal titolo “The secret of Botticelli” di Lorenzo Raveggi, nello stile del “Codice Da Vinci” e due film “noir”: “The Red death” di Antonio Baiocco e “Strong as death” di Claudio Sestieri.
MANIFESTO 0:
Hai detto che il cinema italiano ti ha deluso. Tu come compositore di colonne sonore se avessi la possibilità di criticare o di proporre una possibile soluzione cosa diresti?
MARCO WERBA:
La soluzione dei finanziamenti qui in Italia è una questione complicata. Il Ministero ormai eroga un contributo di circa il 30% sul budget previsto di un film e lo e affida solo ad una minima parte dei film presentati. Le Film Commission e le Regioni diventano un'altra fonte di finanziamento per quei progetti cinematografici che sono ambientati nel territorio. Come ho già accennato prima, la via maestra è quella delle coproduzioni con altri Paesi, magari ambientando i film in parte nel territorio italiano, in parte nel paese che entra in coproduzione. Non escludo in futuro di diventare io stesso produttore e mi sono già attivato per aiutare alcuni film nei quali sono coinvolto facendo da filtro tra le produzioni italiane e quelle straniere.
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