MANIFESTO Ø

 

 

Recensione: 

1976: gli studenti occupano gli atenei di Palermo, Napoli, Torino, Roma e Pisa in seguito alla circolare del

ministero della Pubblica Istruzione che smantella la Liberalizzazione dei piani di studio in vigore dal '68.

Nel 1977 le manifestazioni si estendono nelle università di Bologna, Genova, Bari e Cagliari. Nel febbraio

di quell'anno il via a nuove sparatorie, a nuovi feriti, a nuovi scontri tra polizia e studenti, uno di seguito

all'altro, tra cortei interrotti e scuole occupate. In tutta Italia i giovani scendono nelle strade per manifestare

contro il governo e la corruzione della politica. L'8 marzo durante un corteo molte donne del movimento

femminista finiscono in ospedale per contusioni provocate dal calcio del fucile. Qualche giorno dopo viene

ucciso Francesco Lo Russo da colpi di pistola partiti da una calibro 9 di un carabiniere.

Tra video a colori e scatti in b/n si ripassano volti e gesta di quei giovani scesi nelle strade, mentre la voce di

una canzone che invoca “libertà” li accompagna nel loro esprimersi. Manifesti di satira politica dei diversi

movimenti e fogli di giornale che riportano gli avvenimenti, le accuse, la repressione. Cossiga spinge il popolo

a trovare insieme i covi dell'illegalità. Anche le radio vengono prese con la forza dalla polizia: ecco l'addio alla

libertà di parola.