MANIFESTO Ø

Antonio Pietrangeli, nato a Roma il 19 gennaio 1919, è stato un regista e sceneggiatore italiano.

Formatosi come critico cinematografico sulle riviste “Bianco e Nero” e “Cinema”, nel 1947 è il primo presidente nazionale della Federazione italiana dei circoli del cinema, nata in modo informale durante la 15^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Negli stessi anni inizia a scrivere delle sceneggiature per alcuni film neorealisti come OSSESSIONE (Luchino Visconti, 1943) altamente trasgressivo nei confronti dell'epoca ed EUROPA '51 (Roberto Rossellini, 1952) un quadro della vita europea nel dopoguerra in cui fuoriesce tra le tante considerazioni l'ipocrisia della nuova società.

Nel 1953 avviene il suo esordio alla regia con IL SOLE NEGLI OCCHI, ma sarà solo a partire dal 1957, quando gira la sgradevole e spigliata commedia sentimentale NATA DI MARZO, che si specializza su soggetti a tema femminile che faranno di lui un regista con una particolare sensibilità nei confronti delle donne, approfondendo la loro condizione e la loro psicologia.

Qualche anno più tardi da vita a un dramma social-psicologico che non denuncia,

ma mette in evidenza le conseguenze della legge Merlin dal titolo ADUA E LE

COMPAGNE. Nel 1965 arriva il compimento del suo capolavoro, IO LA CONOSCEVO

BENE, che ha per protagonista una giovanissima Stefani Sandrelli affiancata da Ugo

Tognazzi e Nino Manfredi. La pellicola è una profonda introspezione sulla psicologia

di un'ingenua ragazza che dalla campagna va in città con tanti sogni, ma come molto

spesso capita essi finiscono per sfumare. Un tocco profondo, uno sguardo amaro

che riesce a dire anche le cose meno esplicite, un film che lascia il segno, forse per

la triste storia di lei, per i troppi sogni fatti, per le troppe speranze date, per le

troppe bugie dette.

Muore accidentalmente per annegamento il 12 luglio 1968 a Gaeta durante le

riprese di COME, QUANDO, PERCHE'.