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Ritorna la Città della Fantascienza

Si svolgerà dall’1 al 6 novembre 2016 la 16a edizione del Trieste Science+Fiction Festival, organizzato da La Cappella Underground. Trieste tornerà ad essere la città della scienza e della fantascienza, grazie alla sua storica manifestazione internazionale dedicata all’esplorazione dei mondi del fantastico.

 

Nella selezione cinematografica ufficiale (NEON) del Trieste Science+Fiction Festival due italiani in concorso: l’anteprima mondiale di "Almost Dead" di Giorgio Bruno e "Monolith" di Ivan Silvestrini, thriller sci-fi italo-americano tratto dalla grafic novel di Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog per Bonelli Editore, Mauro Uzzeo e LRNZ.

 

Torna anche quest’anno Spazio Italia, la speciale vetrina che il Trieste Science+Fiction Festival dedica alle produzioni fantastiche e fantascientifiche “made in Italy”. In programma, "Alieween" di Federico Sfascia, "East End" di Skanf & Puccio e "Blatta", il nuovo progetto di web serie di Daniele Ciprì.

 

Gli eventi speciali di Spazio Italia sono la proiezione di "Ballad in Blood" di Ruggero Deodato ispirato al caso Meredith Kercher, alla presenza del celebre regista di "Cannibal Holocaust", e la versione definitiva di "Blood on Méliès' Moon (La porta sui mondi)" di Luigi Cozzi.

 

Trieste Science+Fiction Festival celebra la ricorrenza dei 40 anni della pioneristica rassegna Fant'Italia curata da Lorenzo Codelli e Giuseppe Lippi, proponendo una cinquina di titoli che, come molti loro illustri predecessori, contemporanei e discendenti, hanno dato lustro al fantastico italiano nel mondo. Ecco quindi, in collaborazione con la CSC-Cineteca Nazionale, "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati (un altro splendido quarantenne!) e "Il gatto a nove code" di Dario Argento, presentati in copie 35mm “vintage”, a cui fa da contraltare il restauro nuovo di fiamma e in 4K di "Terrore nello spazio". Infine, il ricordo di un regista recentemente scomparso, i cui film sono sempre stati presentati a Trieste, Corrado Farina, di cui verranno presentati il geniale divertissement giovanile, "Il figlio di Dracula", e un film ancora non apprezzato abbastanza, "Baba Yaga".

 

La 16a edizione del Trieste Science+Fiction Festival si arricchisce di una nuova sezione – denominata Fantastic Film Forum – dedicata ai professionisti del cinema e ideata in prospettiva futura come spazio d'incontro, fucina di progetti, piattaforma di promozione e diffusione per il cinema fantastico al fine di creare un momento di interscambio di esperienze e contatti, in un'ottica di cooperazione prettamente europea ed internazionale.

 

Da non perdere gli Incontri di Futurologia tra scienza e letteratura, realtà e fiction, astrofisici e scrittori, acceleratori di particelle ed agenti Alfa: Carlo Fonda dello SciFabLab dell’ICTP, Paolo Gallina (vincitore del premio Galileo per la divulgazione scientifica con “L’anima delle macchine”), il teorico dell'InformazioneGiuseppe O. Longo, Paolo Molaro dell’Osservatorio

Astronomico di Trieste, Michele Rebesco dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Claudio Tuniz dell’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP), e infine Marina Cobal, che al CERN di Ginevra guida il team italiano dell’esperimento Atlas al mega acceleratore LHC; il vincitore del premio letterario Urania Luca Cremonesi Baroncini, Giuseppe Lippi, curatore di Mondadori Urania, e Bepi Vigna, uno degli sceneggiatori storici di Nathan Never, assieme ai disegnatori Mario Alberti e Romeo Toffanetti.

 

La mostra Pulp Magazines Story espone parte della ricca collezione di Riccardo Valla (1942-2013), tra i massimi studiosi e operatori editoriali nell’ambito della fantascienza in Italia, amico e stretto collaboratore del Muƒant. Con il termine “pulp” venivano definite all'inizio del XX secolo le riviste a poco prezzo di narrativa popolare. È su queste pubblicazioni che si sviluppano i principali generi dell'immaginario novecentesco: il poliziesco, il romanzo rosa, l'horror e, ovviamente, la fantascienza.

 

Never Say Toys espone gli scatti originali di Federico Scargiali. La Toy Photography esprime l’amore per i giocattoli della nostra infanzia, dando vita a degli oggetti inanimati, raccontando una storia o un’emozione in un unico scatto. Una mostra fotografica per tornare bambini con la consapevolezza di un adulto.

 

La notte di Halloween sarà una grande occasione per riavere i Tre Allegri Ragazzi Morti a Trieste dopo l’uscita di “Inumani”, ottavo album in studio che segna la fine di una trilogia iniziata con l’album “Primitivi del futuro”. Insieme dal 1994 i TARM, punta di diamante della scena indipendente italiana, hanno fatto più di mille concerti e si esibiscono mascherati.

 

 

 

 

Redazione

Manifesto 0, 22 ottobre 2016

 

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