Roberto Papi
MANIFESTO 0:
Vorrei iniziare con una domanda che riguarda la collaborazione tra te e un regista underground molto apprezzato, Domiziano Cristopharo, il cui ultimo film RED KROKODIL è uscito finalmente anche nelle sale italiane dopo varie discussioni con la censura, un film a cui hai collaborato anche tu. Domiziano si distingue per il suo stile controverso che dà modo di uscire in qualche modo dai soliti schemi. Qual'è stata la tua esperienza all'interno dei suoi film?
ROBERTO PAPI:
Con Domiziano ormai siamo alla quarta collaborazione, posso semplicemente dire che a livello umano è una persona speciale, professionalmente un regista che riesce realmente a travalicare i soliti schemi con idee nuove e che meriterebbe maggiori possibilità produttive. Lo considero un esteta e un grande creativo, grazie a queste sue peculiarità riesce a far emergere e sprigionare il suo estro.
MANIFESTO 0:
Oltre che scenografo tu sei proprietario della Logical Art, una società che si occupa di effetti speciali.
E' risaputo che quasi sempre nei film italiani che vediamo al cinema non c'è stato l'uso di essi, però è anche
vero che molti registi indipendenti puntano sempre di più a investire sugli effetti speciali. Dal tuo punto di
vista di titolare come vedi lo schierarsi di questi fronti?
ROBERTO PAPI:
L’uso degli effetti in Italia sono sempre centellinati come ben sappiamo, a meno che non si parli di pubblicità,
un mercato che riconosce ancora la specificità dell’effetto e ne sa valorizzare il giusto compenso. Cosa che nel
cinema è sempre più arduo. Per ciò che concerne i registi indipendenti ti do atto di ciò che dici, ma purtroppo
gravitano in un mondo in cui le risorse economiche rimangono sempre troppo esigue, e ciò purtroppo
comporta di rinunciare a molte collaborazioni. E sottolineo purtroppo perché spesso si presentano situazioni
in cui ti potresti veramente divertire facendo cose che nel cinema ordinario non farai mai, inoltre quello è il
cinema con cui sono cresciuto e da cui sono stato abbagliato, da quel sense of wonder che emanava, ormai quasi spento. Ma a una certa età, aimè, hai bollette, rate, affitti e tasse da pagare.
MANIFESTO 0:
Nel 2005, quasi all'inizio della tua carriera, hai realizzato una statua di uno squalo di 6 m. per la mostra Shark Academy presso la fiera di Genova e come supervisore c'era Carlo Rimbaldi, uno dei più grandi Maestri degli effetti cinematografici. Che effetto ti ha fatto?
ROBERTO PAPI:
E’ stata una grande soddisfazione come si può immaginare. Passare da discenti quali all’epoca fummo a collaboratori reali del Maestro, una tacca importante da segnare. Venne un pomeriggio in laboratorio e creò il modellino in scala, manipolando come sapeva fare solo lui, un panetto di creta, poi noi lo realizzammo in grandezza naturale. L’unico rammarico e che fosse solo una scultura inanimata. Sarebbe stato memorabile realizzarne un animatronico.
MANIFESTO 0:
E' da quasi dieci anni che collabori con il regista Federico Greco. Come vi siete conosciuti?
ROBERTO PAPI:
Il primo incontro con Greco è stato professionale, ci siamo conosciuti proprio per il suo primo lungometraggio, l’ormai memorabile ROAD TO L. su cui ho curato la scenografia e alcune realizzazioni particolari. Dopo di che il rapporto è proseguito da sé, continuando a collaborare spesso ma più che altro semplicemente diventando amici. Amici che si stimano reciprocamente e crescono insieme professionalmente…una situazione idilliaca in sostanza.
MANIFESTO 0:
Negli scorsi anni più volte hai avuto modo di fare le scenografie per la promozione di alcuni film d'animazione della Disney e della Dreamworks come “Megamind”, “La principessa e il ranocchio”, “Madagascar 2”. Lavorare con grasse case di produzione cosa ha comportato all'interno della tua carriera o nel tuo modo di lavorare?
ROBERTO PAPI:
Sono momenti lavorati molto stimolanti e molto creativi, soprattutto quando riesco a gestire l’evento sin dalle fasi dell’ideazione. Inoltre essendo prodotti di serie A hai la soddisfazione di entrare, anche minimamente, nel circuito dei grandi, ciò consente anche di dare grande visibilità al mio operato.
MANIFESTO 0:
Prossimamente in quale set ti vedremo impegnato?
ROBERTO PAPI:
Al momento sto cercando di far entrare un film e uno spettacolo teatrale, per scaramanzia
mi limito a dire solo ciò.
MANIFESTO 0:
Durante l'anno capita che si verifichino alcune riunioni indette dalle maggiori associazioni cinematografiche. Come maestranza cinematografica, in particolare per ciò che concerne gli effetti speciali, se avessi la possibilità di criticare o di proporre una possibile soluzione cosa diresti?
ROBERTO PAPI:
La domanda coglie più punti, e avrebbe bisogno di una risposta molto ampia, cerco di contenermi. Per ciò che concerne le Film Commission ritengo che siano degli organi indispensabili per l’organizzazione del territorio e per la promozione del territorio stesso. Purtroppo in alcuni casi, tranne alcune situazioni di eccellenza, alcune stentano a crescere, avendo a disposizione poche risorse e poca rilevanza. Ma sono organismi culturali, e sappiamo bene che i governi attuali tagliano indiscriminatamente e di continuo i fondi alla cultura, e quindi è ovvio che nelle regioni con meno risorse, il loro supporto è quasi vano. Siamo un paese che potrebbe vivere solo ed esclusivamente di cultura e di arte, il nostro petrolio è l’arte. Per gli effetti credo che un primo passo sia di organizzare tutte le maestranze in un’associazione di categoria, una cosa che ancora manca, e che invece gli altri reparti hanno già da parecchi anni.
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