SOLO PER IL WEEKEND
Produzione: It. 2015
Genere: Commedia
Durata: 84'
Regia: Director Kobayashi (Gianfranco Gaioni)
Soggetto: Gianfranco Gaioni
Sceneggiatura: Giacomo Berdini, Gianfranco Gaioni
Produttore: Director Kobayashi, Indiana Production Company
Fotografia: Scott Toler Collins
Scenografia: -
Costumi: -
Trucco: -
Effetti: Gianfranco Gaioni
Montaggio: Gianfranco Gaioni
Musiche: Stefano Milella
Cast: Francesca Inaudi, Matilde Gioli, Malik Barnhardt, Alessandro Roja, Marina Rocco, Stefano Fresi, Pia Engleberth, Walter Leonardi, Orsetta Borghero, Stefano Chiodaroli, Ruggero Cara, Franco Maino, Valeria Barecca, Stefano Fiorentino, Jake La Furia, Alfredo Colina
Premi:
Presente al Montreal World Film Festival, Festa del Cinema di Roma, Sudestival e "Il cinema italiano visto da Milano"
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Trama:
Milano. Aldo, uno scrittore incapace e dopato viene abbandonato dalla moglie sessualmente insoddisfatta. Intercettato da Ferruccio, uno strano e truffaldino amico vegano, si lancia con lui in una serie di esilaranti avventure. I due amici vivono un’avventura pazzesca in pieno stile Las Vegas senza mai allontanarsi dall’hinterland milanese, muovendo i propri passi nella periferia ottenebrata dalla crisi e visitando una serie di non luoghi italiani in cui aleggia lo squallido spettro dell’irrealizzabile sogno americano, tra bische clandestine in piscina, donne pericolose, strozzini senza scrupoli e misteriose valigette. Il tutto in un solo, delirante weekend. Follia? No, solamente Milano.
Recensione:
Avete presente quelle scialbe commedie così “made in Italy” che perpetuano nelle nostre sale? Ecco perché non è il caso che si addice a “Solo per il weekend”. Strano, ma vero che tra i tanti film che passano inosservati ci sia anche una commedia che non si direbbe propriamente italiana.
Il film, presentato nel 2015 nella sezione Panorama di Alice nelle Città, il grosso evento culturale e internazionale di Roma, è diretto da Kobayashi, che non è un giovane regista giapponese immigrato in Italia, ma è lo pseudonimo di Gianfranco Gaioni che ha alle spalle una carriera da digital artist in film internazionali come la Bussola d'oro, Hellboy 2 e Nirvana. Un aspetto che non si può non considerare vista la qualità degli effetti speciali che si integrano perfettamente nel film senza mai risultare eccessivi, contrariamente a tutte quelle pellicole con effetti a bomba, ma a contenuto minimo che ci propinano gli americani. Infatti, nonostante l'apparente leggerezza della vicenda narrata, si possono trovare riferimenti a spaccati contemporanei legati per esempio ai mascalzoni che fregano le signore anziane, la rivalutazione della canapa, il bombardamento dei farmaci.
“Solo per il weekend” è una storia folle ed estrema, senza sbavature e tempi morti. Non ricorre mai a battute ammiccanti o a squallidi doppisensi, ma il concatenarsi degli eventi è una formula semplice e brillante che rilascia una spontaneità accettabile, rara nelle sceneggiature rivisitate del panorama italiano. L'uso di alcuni stereotipi gioca un ruolo rafforzativo nei confronti dell'aspetto a tratti fumettistico dell'opera. Nel contempo vi sono presenti elementi che riprendono la realtà contemporanea dando un tocco di veridicità in un contesto quasi totalmente surreale.
Il trailer prometteva in positivo qualcosa che è stato confermato durante la visione
del film: è un prodotto piacevolmente stravagante pieno di delirio, dalla storia ai
personaggi, dalle scenografie ai costumi alla fotografia. Il montaggio che è una
continua citazione allo stile da spot pubblicitario fa rimanere lo spettatore incollato
allo schermo. E' un film che qualche “critico per bene” definirebbe leggero, ma non
per questo banale. Il perché è stato scritto qualche riga fa, ora non rimarrebbe che
andarlo a vedere nelle sale. L'unico problema? Attualmente il film è senza
distribuzione, ma se qualcuno si dovesse trovare sabato 12 marzo a Milano può
assistere alla proiezione delle 21 o delle 23 presso lo Spazio Oberdan durante il
Festival "Il Cinema Italiano visto da Milano".
Link utili
Intervista a Gianfranco Gaioni
Collaborazioni:
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