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SP1RAL

Produzione: It. 2015

Genere: Drammatico 
Durata: 96
'

Regia: Orazio Guarino

Soggetto: Orazio Guarino

Sceneggiatura: Orazio Guarino e Giuseppe D'oria

Produttore: Naffintusi

Fotografia: Andrea Tedesco
Scenografia: Tony Picchierri

Costumi: Consuelo Tarantino

Suono: Michele Baldi/Filippo Manni
Trucco: Consuelo Tarantino

Effetti: -

Montaggio: Gianluca Conca

Musiche: Rocco Cavalera

Cast: Marco Cocci, Valeria Nardilli, Michele Bevilacqua, Cristina Puccinelli, Mariagrazia Pompei

 

Premi:

 

-

 

 

Trama:

Matteo Moella è un regista controverso. Vive e lavora a New York dove è anche in riabilitazione per curare il

disturbo borderline di cui soffre da anni. Durante le prove del suo ultimo lavoro, una telefonata dall'Italia lo

avverte della morte di suo padre. Matteo lascia New York e la sua vita per tornare al paese dove è cresciuto

e alla casa al mare che il padre gli ha lasciato. 

La spiaggia della sua infanzia diventa il suo rifugio, inaccessibile a tutti tranne che ad Alice, una ragazza

giovane e bella, che sembrerebbe aprire una breccia nel muro che Matteo ha eretto tra lui e il resto del

mondo. Ma i suoi fantasmi, sempre presenti, lo trascinano di nuovo in una spirale di ricordi e ossessioni da

cui sarà sempre più difficile uscire.

 

 

Recensione: 

E' uscito il 21 aprile con Imago Distribution il secondo film di Orazio Guarino dal titolo “Sp1ral” che vede

protagonista Marco Cocci, il quale interpreta un ruolo cupo di un regista che torna nel suo paese natale dopo

la morte del padre e che deve confrontarsi con alcuni fantasmi del suo passato.

 

Girato in diversi anni tra la Puglia e New York, l'opera è indipendente, infatti è stata prodotta dallo stesso

regista insieme a Marco Santoro con la casa di produzione Naffintusi.

 

“Sp1ral” è un film forte, a volte quasi disturbante, pieno di amarezza e dal tragico finale. Un dramma dall'irremovibile cinismo di fondo che va di pari passo con l'umore e la psicologia del protagonista, bello e misterioso, ma con un grosso problema da risolvere. Vi è un tormento all'interno dell'anima che coincide con un trauma subito da piccolo e che non lascia spazio a nulla, se non al dolore intimo e a una fredda posizione di sé nel mondo.

 

Un ruolo fondamentale gioca la colonna sonora di Rocco Cavalera che tocca le giuste corde emozionali dello spettatore. L'unica pecca sono i dialoghi che a tratti risultano poco credibili e si sente una leggera leziosità nei monologhi del protagonista.

 

Collaborazioni: 

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