MANIFESTO Ø

Carlo Ludovico Bragaglia nasce a Frosinone l'8 luglio 1894 mentre Anton Giulio Bragaglia nasce nello stesso paese del fratello l'11 febbraio del 1890, entrambi sono stati cineasti del cinema italiano.

Carlo iniziò la sua carriera insieme al fratello Arturo come fotografo e ritrattista di dive del cinema, di artisti, poeti e giornalisti, pervenutici in gran parte fino a oggi. Da subito il suo ingegno fu evidente nella fotografia: infatti fu lui il primo a realizzare pose con chiome al vento e a immortalare teneri sorrisi, sguardi ammiccanti, smancerie divistiche e insieme all'altro fratello, Anton Giulio, prese parte al movimento futurista inventando la “Fotodinamica” oltre che fondare la “Casa d'arte Bragaglia” che divenne un punto d'incontro tra cineasti, scultori e pittori e il “Teatro degli indipendenti” dedicato all'avanguardia e allo sperimentalismo.

Mentre Anton Giulio sperimentò il cinema già negli anni '10 realizzando l'unica pellicola futurista che ci rimane, THAIS, Carlo si dedicò al cinema solamente agli inizi degli anni '30, periodo in cui il cinema stava passando dal muto al sonoro. Come il fratello Carlo entrò alla Cines, dove suo padre fu direttore generale, prima come fotografo poi come editor, sceneggiatore e documentarista. Esordì alla regia di una fiction nel 1933 con O LA BORSA O LA VITA dove mescolò diversi moduli dell'avanguardia, ma ben presto per motivi di guadagno la Cines gli consentì di realizzare unicamente opere commerciali, nelle quali non perse il suo stile e il suo talento, riuscendo a volte a evadere dalle catene commerciali, come ad esempio in LA FOSSA DEGLI ANGELI. Divenne presto un Maestro del filone dei telefoni bianchi, realizzando film anche con Totò e dirigendo gli attori più importanti dell'epoca.

Negli anni '50 diresse qualche commedia televisiva per la RAI.

Smise di fare cinema negli anni '60 dedicandosi alla poesia proprio quando Anton Giulio morì (15 luglio 1960 a Roma). Solo in occasione del suo centesimo compleanno presentò un documentario sull'isola di Capri a cui tenne molto.

All'età di ben 103 anni Carlo si spense a Roma il 3 gennaio del 1998.