Totò
Totò, nome d'arte di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Commeno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, nasce a Napoli il 15 febbraio del 1898. E' stato uno dei più grandi attori della commedia all'italiana, le sue gag e battute hanno avuto un così grande successo da divenire parte del linguaggio comune oltre a mantenere un posto privilegiato nell'immaginario cinematografico collettivo.
Inizia la sua carriera al teatro prima come comico poi fondando una propria compagnia di avanspettacolo con la quale ha un buon successo. Sul grande schermo arriva nel 1937 con il film FERMO CON LE MANI di Gero Zambuto ma il successo arriva solo con il film di Amleto Palermi SAN GIOVANNI DECOLLATO. Da qui seguirà una carriera che lo vedrà sempre nei panni della stessa maschera che volta per volta assumerà sfumature diverse e che lo renderà la leggenda che ancora oggi vive nel ricordo e nelle immagini delle decine e decine di film a cui ha preso parte.
Nel 1951 partecipa al film GUARDIE E LADRI. L'anno successivo prende parte al primo film italiano a colori TOTO' A COLORI. Vaste sono la collaborazione con il regista Mario Mattoli e i fratelli De Filippo. Consistente è anche il numero di film dove si ritrovò scritturato dal grande sceneggiatore italiano Steno e dalla coppia Age/Scarpelli. Nello stesso anno torna in teatro dove però viene colpito da una grave malattia agli occhi che lo renderà sempre più cieco. Ciò però non ferma il grande comico che continua chiamato da alcuni registi a essere protagonista di varie pellicole tra cui ricordiamo il capolavoro I SOLITI IGNOTI del 1958 anno in cui approdò anche in tv. A fargli da spalla in molti di questi ultimi film è l'attore Macario, suo grande amico. Alla fine degli anni '60 incontra Pier Paolo Pasolini che lo dirigerà in UCCELLACCI UCCELLINI dove pur tenendo un personaggio comico/satirico c'è la presenza di una profonda introspezione che da vita a una costante melanconia. Totò seppur eccellente nella recitazione riuscì a comporre anche diverse poesie, alcune delle quali ebbero un buon successo, come “A livella” che visse pure un premio.
Muore a Roma il 15 aprile 1967 lasciando un profondo vuoto ancora oggi incolmabile nella commedia italiana.
"Siamo Uomini o Caporali?" (motto coniato dallo stesso Totò durante la prima guerra mondiale)
FILMOGRAFIA (attore)
1937 - FERMO CON LE MANI!
1939 - ANIMALI PAZZI
1940 - SAN GIOVANNI DECOLLATO
1941 - L'ALLEGRO FANTASMA
1943 - TOTÒ NELLA FOSSA DEI LEONI
1945 - IL RATTO DELLE SABINE
1947 - I DUE ORFANELLI
1947 - LA VERGINE DI TRIPOLI (doppiatore)
1948 - FIFA E ARENA
1948 - TOTÒ AL GIRO D'ITALIA
1949 - I POMPIERI DI VIGGIÙ
1949 - YVONNE LA NUIT
1949 - TOTÒ CERCA CASA
1949 - TOTÒ LE MOKÒ
1949 - L'IMPERATORE DI CAPRI
1950 - TOTÒ CERCA MOGLIE
1950 - NAPOLI MILIONARIA
1950 - FIGARO QUA, FIGARO LÀ
1950 - LE SEI MOGLI DI BARBABLÙ
1950 - TOTOTARZAN
1950 - TOTÒ SCEICCO
1950 - 47 MORTO CHE PARLA
1951 - TOTÒ TERZO UOMO
1951 - SETTE ORE DI GUAI
1951 - GUARDIE E LADRI
1951 - TOTÒ E I RE DI ROMA
1952 - TOTÒ E LE DONNE
1952 - TOTÒ A COLORI
1952 - DOV'È LA LIBERTÀ?
1953 - L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTÙ
1953 - UN TURCO NAPOLETANO
1953 - UNA DI QUELLE
1953 - IL PIÙ COMICO SPETTACOLO DEL MONDO
1953 - 10 ANNI DELLA NOSTRA VITA (montatore)
1954 - QUESTA È LA VITA
1954 - MISERIA E NOBILTÀ
1954 - TEMPI NOSTRI
1954 - I TRE LADRI
1954 - IL MEDICO DEI PAZZI
1954 - TOTÒ CERCA PACE
1954 - L'ORO DI NAPOLI
1954 - IL MEDICO DEI PAZZI (sceneggiatore)
1955 - TOTÒ ALL'INFERNO (sceneggiatore)
1955 - SIAMO UOMINI O CAPORALI? (sceneggiatore)
1955 - IL CORAGGIO (sceneggiatore)
1955 - TOTÒ ALL'INFERNO
1955 - TOTÒ E CAROLINA
1955 - SIAMO UOMINI O CAPORALI
1955 - RACCONTI ROMANI
1955 - DESTINAZIONE PIOVAROLO
1955 - IL CORAGGIO
1955 - CAROSELLO DEL VARIETÀ (montatore)
1956 - LA BANDA DEGLI ONESTI
1956 - TOTÒ, LASCIA O RADDOPPIA?
1956 - TOTÒ, PEPPINO E LA... MALAFEMMINA
1956 - TOTÒ, PEPPINO E I FUORILEGGE
1957 - TOTÒ, VITTORIO E LA DOTTORESSA
1958 - TOTÒ E MARCELLINO
1958 - TOTÒ, PEPPINO E LE FANATICHE
1958 - GAMBE D'ORO
1958 - I SOLITI IGNOTI
1958 - TOTÒ A PARIGI
1958 - LA LEGGE È LEGGE
1958 - TOTÒ NELLA LUNA
1959 - TOTÒ, EVA E IL PENNELLO PROIBITO
1959 - I TARTASSATI
1959 - I LADRI
1959 - ARRANGIATEVI!
1959 - LA CAMBIALE
1960 - NOI DURI
1960 - SIGNORI SI NASCE
1960 - TOTÒ, FABRIZI E I GIOVANI D'OGGI
1960 - LETTO A TRE PIAZZE
1960 - RISATE DI GIOIA
1960 - CHI SI FERMA È PERDUTO
1961 - SUA ECCELLENZA SI FERMÒ A MANGIARE
1961 - TOTÒ, PEPPINO E...LA DOLCE VITA
1961 - TOTÒTRUFFA 62
1961 - I DUE MARESCIALLI
1961 - I DUE MARESCIALLI (sceneggiatore)
1962 - TOTÒ DIABOLICUS
1962 - TOTÒ CONTRO MACISTE
1962 - TOTÒ E PEPPINO DIVISI A BERLINO
1962 - LO SMEMORATO DI COLLEGNO
1962 - TOTÒ DI NOTTE N. 1
1962 - I DUE COLONNELLI
1962 - IL GIORNO PIÙ CORTO
1962 - L'ITALIANO HA 50 ANNI (montatore)
1963 - TOTÒ CONTRO I QUATTRO
1963 - IL MONACO DI MONZA
1963 - LE MOTORIZZATE
1963 - TOTÒ E CLEOPATRA
1963 - TOTÒ SEXY
1963 - GLI ONOREVOLI
1964 - IL COMANDANTE
1964 - TOTÒ CONTRO IL PIRATA NERO
1964 - CHE FINE HA FATTO TOTÒ BABY?
1964 - LE BELLE FAMIGLIE
1964 - RISATE ALL'ITALIANA (montatore)
1965 - TOTÒ D'ARABIA
1965 - GLI AMANTI LATINI
1965 - LA MANDRAGOLA
1965 - RITA, LA FIGLIA AMERICANA
1966 - UCCELLACCI E UCCELLINI
1966 - OPERAZIONE SAN GENNARO
1967 - LE STREGHE
1967 - CAPRICCIO ALL'ITALIANA
1968 - TOTÒ STORY (montatore)
1975 - UN SORRISO, UNO SCHIAFFO, UN BACIO IN BOCCA (montatore)
1977 - KOLOSSAL - I MAGNIFICI MACISTI (montatore)
1978 - ANTOLOGIA DI TOTÒ (montatore)
1980 - SUPERTOTÒ (montatore)
Meglio ‘nu figlio prevete ca ‘nu figlio artista (sentenziava la madre di Totò)
"Al mio funerale sarà bello assai perché ci saranno parole, paroloni, elogi, mi scopriranno un grande attore: perché questo è un bellissimo Paese, in cui però per venire riconosciuti in qualcosa, bisogna morire."
"Io da bambino ho avuto la meningite. Con la meningite si muore o si rimane stupidi. Io non so' morto."
"La bellezza di Totò è la bellezza di Napoli. [...] Sono stato influenzato dall'esistenza di Totò sotto tutte le forme, per me era un mito." (Lucio Dalla)
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"È morta l'ultima delle grandi maschere della commedia dell'arte." |
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(Nino Manfredi al telegiornale del 15 aprile 1967) |
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