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Giuseppe De Santis

Giuseppe De Santis nato a Fondi l'11 febbraio 1917 è stato critico cinematografico, regista e sceneggiatore italiano, uno dei padri del Neorealismo.

 

Fin da adolescente mostra l'interesse per la letteratura scrivendo racconti sulla vita paesana e familiare. Negli anni dell'università conosce e frequenta vari intellettuali italiani, con i quali partecipa a varie discussioni sulla situazione del cinema che in quel periodo viveva di soli telefoni bianchi. Nel 1940 frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma oltre che il PCI dove incontra la realtà operaia e contadina da cui trarrà in seguito molti spunti per le sue opere.

Dopo esser stato assistente e sceneggiatore nel film OSSESSIONE (1943) di Luchino Visconti esordisce alla regia con il film neorealista CACCIA TRAGICA (1947). Questo film come i successivi mantiene l'impegno ideologico come scopo narrativo. RISO AMARO, ritenuto il capolavoro del regista con cui ottiene una nomination all'Oscar come miglior soggetto, pone un'analisi precisa della società di allora con un inedito uso della mdp. Il film riesce a scavalcare quello che poteva essere il melodramma neorealista classico per puntare a un fotoromanzo dai molteplici profili, che possono essere sociali, storici, generazionali, conducendoli in un quadro nazional-popolare, impresso in una tela fitta di intrecci cari al buon vecchio thriller, sollevando questioni ancora troppo calde e terminando con un fatto di cronaca nera dai toni mediterranei, il tutto appeso a una parete artisticamente ben curata.

Altro segno distintivo di De Santis è l'utilizzo della mdp: gru, dolly e pan focus, vennero valorizzati in maniera narrativa come pochi all'epoca avevano saputo fare.

I lavori seguenti come ROMA ORE 11 (1952) e NON C'E' PACE TRA GLI ULIVI (1950) restano sull'impronta dei precedenti mentre con UN MARITO PER ANNA ZACCHEO (1952) si sposta dal tema contadino a quello cittadino borghese, concentrandosi sulla psicologia e i sentimenti della protagonista che non guarda più all'Italia del dopoguerra, ma reagisce sotto l'influenza degli Stati Uniti che imperversano nelle case degli italiani.

Alla fine della sua carriera registica riesce ad aggiudicarsi diversi premi tra cui nastri d'argento e candidature agli oscar come miglior film straniero, ma decide di abbandonare il ruolo dietro la mdp per insegnare recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia.

 

Muore a Roma il 16 maggio 1997.

 

FILMOGRAFIA 

 

1942 - LA GATTA (cortometraggio)

1945 - GIORNI DI GLORIA (co-regia)

1947 - CACCIA TRAGICA

1949 - RISO AMARO

1950 - NON C'È PACE TRA GLI ULIVI

1952 - ROMA ORE 11

1953 - UN MARITO PER ANNA ZACCHEO

1953 - RISCATTO (sceneggiatore)

1954 - GIORNI D'AMORE

1956 - UOMINI E LUPI (co-regia)

1958 - LA STRADA LUNGA UN ANNO

1960 - LA GARÇONNIÈRE

1965 - ITALIANI BRAVA GENTE

1972 - UN APPREZZATO PROFESSIONISTA DI SICURO AVVENIRE

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