Produzione: It. 2015
Genere: Documentario
Durata: 20'
Regia: Noemi Pulvirenti
Produttore: El Garaje
Fotografia: Giancarlo Morieri, Enrico Galli
Effetti: -
Montaggio: Isabella Guglielmi
Musiche: Nabat, Stupid set, Intothebaobab
Trama:
Luciano Nadalini è diventato fotografo di cronaca nel 1984. Da allora ha documentato per l’Unità gran parte gli eventi successi a Bologna: la strage del Rapido 904, gli omicidi della banda della Uno bianca, i movimenti giovanili, l’esperienza dell’Isola nel Kantiere.
Recensione:
“E accaduto in città” è la storia di un fotografo, Luciano Nadalini, i cui scatti hanno impressionato parte della storia recente italiana. Partito come fotografo amatoriale nell'87 inizia la sua carriera professionale con testate giornalistiche come “L'Unità” e “La Repubblica” congelando i fervori di un'epoca oggi spesso rimossa dalla nostra società. Un mestiere nato da una passione, dall'interesse di catturare ciò che più lo colpiva a quei tempi, lui che il '68 l'aveva vissuto da studente e il '77 da metalmeccanico in fabbrica, all'interno della quale, assieme ad altri giovani operai, cercò di portare avanti una politica culturale.
Un anno, quello del 1977, che ha segnato un punto cruciale nella storia italiana: le persone hanno iniziato a chiudersi nelle proprie case, nonostante ci fosse un forte desiderio di cultura, specialmente a Bologna. Così nascono nuovi movimenti tra cui quello della Pantera, molte sottoculture giovanili tra cui il punk, le occupazioni degli spazi lasciati al degrado cittadino come l'Isola del Kantiere. Quest'ultima fu una realtà importante a livello politico, grazie all'idea di riciclare il materiale vecchio, e culturale dato che qui nascono gli Isola Posse che sono stati fondamentali per l'hip pop italiano.
Nadalini si licenzia dalla fabbrica per fare il fotografo perché capisce che è un mestiere che può far parte del suo modo di pensare e di vivere. Filosofia che gli stessi Tano D'Amico e Mario Dondero hanno sempre condiviso.
Nel dicembre 1984 avviene l'attentato al treno Italicus e Nadalini parte con l'intento di fotografare ciò che è accaduto. In uno degli scatti realizzati vi è ritratto un bambolotto che sembra un bambino morto in mezzo ai detriti. La foto per il comune di Bologna è diventata il simbolo delle stragi.
Documentari come questo sono l'occasione per rivivere frammenti di storia comune che è stata dimenticata e messa a tacere. “E accaduto in città” è un film che stimola
molte domande e curiosità. Viene da chiedersi che fine abbiano fatto questi giovani, l'entusiasmo che c'era all'epoca, questa voglia di cambiare le cose, se sia andato tutto perduto con le nuove generazioni. L'unica certezza è che l'audiovisivo ha salvato la memoria collettiva della nostra storia e nessuno mai potrà riscrivere di quegli anni, infangandoli come si è già tentato di fare.
LINK A DOCUMENTARI CORRELATI
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Non mi avete convinto (Film su Pietro Ingrao)
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Le strade di Marzo (Film sul 1977)
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Marzo '77 (Film sul 1977)
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Donne e Uomini delle Brigate Rosse (Film su e con le BR)
Film disponibile direttamente su:
E' ACCADUTO IN CITTA'
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