MANIFESTO Ø

Enrico Ghione nato a Torino il 30 luglio 1879 è stato un attore, soggettista, regista e produttore del cinema muto italiano, conosciuto ai più per aver creato e interpretato il personaggio di Za – la – Mort, il temibile e romantico teppista difensore dei deboli, in netta contrapposizione allo stereotipo di ladro gentiluomo francese, Arsenico Lupin. Con questo personaggio creò anche un personale tipo di interpretazione dal volto scavato e l'essenzialità del gesto, ma questo non gli diede però modo di esprimersi in altri modi con altri registi.

Figlio d'arte anche lui professò la stessa disciplina di suo padre pittore finché nel 1909 approdò al cinema come cascatore. Passò in diverse case di produzione e il successo arrivò nel 1911 quando interpretò San Francesco nel film di Enrico Guazzoni. Continuò a fare l'attore lavorando a fianco di dive come Francesca Bertini e a registi del calibro di Baldassarre Negroni. Viaggiò anche in Francia dove ebbe modo di capire che la figura del ladro e l'ambiente crepuscolare avevano un loro fascino. Nel 1913 avvenne la sua prima regia: IDOLO INFRANTO ma fu l'anno seguente che nacque grazie a quel famoso viaggio in Francia il personaggio di Za la Mort a cui affiancò nel '17 il ruolo femminile fragile, pietoso e malmenato di Za la Vie, interpretato dalla sua compagna Kally Sambucini. L'anno seguente diresse la sua opera più famosa, la serie de I TOPI GRIGI sempre con protagonista lo stesso personaggio del ladro. Fondò anche una propria casa di produzione con scarso successo a causa della crisi del cinema, del fallimento dell'UCI e del ripetuto uso del suo personaggio che ormai era giunto al tramonto. Provò anche all'estero ma con scarso successo, quindi tornò in Italia dove si mise a lavorare per diverse case di produzioni finché non lasciò il mondo del cinema per dedicarsi al mondo del teatro, ulteriore fallimento. Si trasferì a Parigi ma fu costretto a tornare in patria gravemente malato dove si dedicò alla scrittura. Stese due storie di Za la Mort e un saggio sul cinema, uno dei primi tentativi di ricostruzione storica del nostro cinema.

Muore a Roma il 7 gennaio 1930.

Nel 1947 il figlio di Ghione contatta Raffaello Matarazzo per riportare sullo schermo il personaggio di Za la Mort con il film FUMERIA D'OPPIO ma non ebbe che un discreto successo.