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LA NASCITA DEL CINEMA SONORO IN ITALIA

Il sonoro sincronizzato con le immagini cinematografiche trova le sue radici negli albori del cinema italiano. Il 19 ottobre 1906 Piero Pierini realizzò a Pisa il primo esperimento di sonorizzazione sincronizzata di pellicola. Con il nome di “Sistema elettrico per sincronismo di movimenti” fu brevettato dalla Fabbrica Pisana di Pellicole Parlate. Dopo alcuni miglioramenti a livello tecnico lo si rinominò “Isosincronizzatore”. Questa nuova tecnica si sperimentò su vari cortometraggi per tutti gli anni '10 e nella prima metà degli anni '20, ma fu solo con i lungometraggi della seconda metà degli anni '20 che l'invenzione ebbe un utilizzo commerciale.

 

In Italia il primo film sonoro fu LA CANZONE DELL'AMORE (Gennaro Righelli, 1930) che fu tratto, per ironia della sorte, dalla novella di Luigi Pirandello intitolata “Silenzio”. Nello stesso anno venne realizzato un altro film sonoro: RESURRECTION (Alessandro Blasetti, 1930).

 

L'avvento del sonoro aprì una nuova era nella storia del cinema mondiale, la sua iniziale diffusione internazionale impose una completa ristrutturazione di tutti i cicli produttivi (la sostituzione dei macchinari di ripresa e di proiezione, i registi, la recitazione) e la necessità di creare ex novo la figura del tecnico del suono. Stefano Pittaluga a capo della Cines guidava la rivoluzione, lui morirà nel 1931 ma gli ideali che aveva instaurato continueranno. 

Redazione

Manifesto 0, 2012

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