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Lyda Borelli

Lyda Borelli nata a Genova il 22 marzo 1887 è una delle più grandi dive del cinema muto italiano.

 

Figlia d'arte è sorella dell'attrice Alda, il suo esordio a teatro avvenne quando era ancora una ragazzina e riscosse immediati e diversi successi. Da subito infatti divenne prima donna nelle commedie, nelle tragedie e nelle pochade. Solo nel 1913 al culmine della sua carriera teatrale passò al cinema con la pellicola MA L'AMOR MIO NON MUORE di Mario Caserini che le valse l'appellativo di diva. La sua presenza negli schermi si ha ancora per qualche anno in film come MALOMBRA e RAPSODIA SATANICA. Nel 1918 si sposa con il conte Vittorio Cini e si ritira definitivamente dalle scene. Pur avendo una carriera breve il ruolo della Borelli fu determinante non solo per il contributo che diede nelle diverse pellicole ma come la sua concorrente Francesca Bertini con i personaggi, i gesti enfatici e gli atteggiamenti tipici del periodo d'annunziano andò a cambiare l'immaginario collettivo femminile, tanto da essere imitata dal pubblico femminile e tanto da coniare termini nuovi come “borelleggiare”.

Muore a Roma il 2 giugno 1959.





FILMOGRAFIA



1913 – MA L'AMOR MIO NON MUORE
1913 – LA MEMORIA DELL'ALTRO
1914 - LA DONNA NUDA
1915 – FIOR DI MALE
1915 – RAPSODIA SATANICA
1915 – LA MARCIA NUZIALE
1916 – LA FALENA
1917 – MALOMBRA
1917 – CARNEVALESCA
1917 – UNA NOTTE A CALCUTTA
1917 – LA STORIA DEI TREDICI
1918 – LA LEGGENDA DI SANTA BARBARA



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