MANIFESTO Ø

Vitaliano Brancati, nato a Pachino il 24 luglio 1907, è stato uno scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e saggista italiano.

Trasferitosi a Roma negli anni '20, lavora dapprima come giornalista e poi come scrittore dividendosi tra romanzi e drammi di parte fascista.

Nel 1942 scrive la sua prima sceneggiatura, ma è con ANNI DIFFICILI (1948), diretto da Luigi Zampa, che si fa conoscere a causa di alcune denunce e del possibile sequestro dell'opera in quanto essa appare per molti dirigenti e politici dell'epoca un'indiretta denuncia contro le loro figure e i loro atti pubblici. Lo scrittore è stato spesso censurato anche a teatro a causa dei temi e delle denunce affrontate nelle sue opere.

La notorietà arriva qualche anno dopo con uno dei capisaldi del cinema neorealista: GUARDIE E LADRI. Scritto a più mani nel 1951 e diretto da Steno e Mario Monicelli, cresce nella sua bellezza estetica grazie alla fotografia di Mario Bava. Un piccolo capolavoro di comicità e di lacrime, un film sull'avanspettacolo dai tratti affettuosi ma anche graffianti e cinici, una splendida commedia dolceamara dal finale malinconico. Il film acquista punti grazie anche alle musiche di Alessandro Cicognini, uno dei compositori più importanti del Neorealismo e alle grandi interpretazioni del cast principale formato dalla coppia della farsa italiana Fabrizi-Totò, lanciata proprio grazie a questo film. Un capolavoro tra il comico e il sentimentale: c'è chi scappa e chi acciuffa e fra le risate continue quello che rimane è un sapore amaro.

Nella sua vita Brancati ha scritto anche alcune opere dalle quali sono stati tratti dei film in seguito alla sua scomparsa come IL BELL'ANTONIO diretto da Mauro Bolognini nel 1960 con Claudia Cardinale e Marcello Mastroianni.

Muore a Torino, dopo un'operazione a una ciste, il 25 settembre 1954.