Bye Bye 2013!
Se da un lato c'è chi si arranca a considerare ancora di Interesse Culturale certe commedie in stile “Indovina chi viene a Natale?” concedendo soldi a opere che di culturale hanno ben poco, dall'altro c'è chi ha viste più ampie. Ciò che forse caratterizza di più questo 2013, all'interno del panorama cinematografico italiano, è stato questo primo passo: concedere nelle sale alcuni spazi, se pur brevi e ristretti, al cinema di genere e indipendente.
Il giallo molto acclamato da Nocturno TULPA opera seconda di Federico Zampaglione, il collettivo horror POE che vede tra i tanti registi anche Domiziano Cristopharo, il discusso thriller SOMETHING GOOD di Luca Barbareschi, il documentario vincitore del Leone d'Oro SACRO GRA, THE BUTTERFLY ROOM di Jonathan Zarantoniello con una Barbara Steele ancora in forma, l'ultimo arrivato SPAGHETTI STORY di Ciro de Caro e il lungometraggio napoletano d'animazione presente alla Mostra di Venezia L'ARTE DELLA FELICITA' di Alessandro Rak, entrambe opere prime.
Questi i titoli che sono passati quasi in sordina nei nostri
cinema che avrebbero meritato molta più attenzione, ma
cosa possiamo aspettarci da questa specie di industria
italiana che concede 1200 sale a un solo film che ha per
protagonista un comico televisivo come Zalone.
E mentre tutti gli esercenti si preparano poco a poco al fronte dell'avanguardia tecnologica con la digitalizzazione delle sale, rimane ancora drammatico il fatto che al cinema si guadagna molto di più con i pop corn che con le programmazioni. Fortunatamente qualcuno si è accorto che il cinema non è l'unico canale per distribuire e sempre più sono i siti legali di film in streaming gratuiti o dal prezzo abbordabile che danno la possibilità a questo cinema underground made in Italy di farsi conoscere e apprezzare. In particolare poi c'è anche chi cerca di dare una serie di pennellate culturali tra cui l'Istituto Luce che ha creato su Dailymotion un archivio dove si possono visionare moltissimi file dell'Istituto e la RAI che ha sviluppato il sito “Rai Cinema Channel” dove è possibile vedere documentari, film vecchi e nuovi, interviste, backstage e molto altro.
Sfortunatamente a qualcuno però internet risulta scomodo e a rincarare la dose
di questi ormai fissi venti nefasti di fine anno arriva la Web Tax. Più successo
invece nella politica cinematografica hanno avuto l'Eccezione culturale e il Tax
Credit, mentre la lotta per Cinecittà Bene Comune rimane ancora un caso
aperto che a volte torna fuori in occasione di qualche Teatro di Posa che prende
fuoco: in fondo un anno fa c'erano i soldi per costruire appartamenti, ma ora
come ora sembrerebbe che rimettere mano sui vecchi Teatri non sia possibile,
al massimo per far felice qualcuno si intitola lo Studio 5 al caro Federico.
All'estero la gente sembra conoscere il cinema italiano meglio degli stessi italiani e ciò che fa rimanere a bocca aperta e lascia col fiato sospeso sono due candidature italiane agli Oscar: la prima è quella del cortometraggio TIGER BOY di Gabriele Mainetti e la seconda è quella al Miglior Film Straniero per LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino, uno dei film tra l'altro più apprezzati insieme a LA MIGLIORE OFFERTA di Giuseppe Tornatore girato in Friuli, ormai terra di grande cinema, grazie al lavoro della Film Commission che in questi casi diventa decisivo. A dimostrare ciò sono stati alcuni film di registi autoctoni come Matteo Oleotto (ZORAN – MIO NIPOTE SCEMO), Alberto Fasulo (TIR) e Lorenzo Bianchini (OLTRE IL GUADO), le cui opere sono state poi riconosciute in vari festival. Non solo friulani, ma anche grandi registi italiani hanno scelto il Friuli come meta dei propri set, tra i tanti l'ultimo è
Gabriele Salvatores che ha girato il fantasy IL RAGAZZO INVISIBILE.
L'augurio per il 2014 è che si possa sviluppare un cinema che smetta di basarsi sulle vecchie regole e che sia pronto a rinnovarsi, un cinema che ammetta i propri sbagli e che dia più spazio ai veri talenti italiani, tenendo conto che se pur il nostro è un cinema che zoppica a volte gli capita di superare interventi che gli ridanno, anche se in piccola parte, la capacità di camminare meglio di prima.
*Nel ricordare insieme questo 2013 qui di seguito citiamo tutte quelle persone che quest'anno ci hanno lasciato con le loro morti ma che continueranno a vivere nei film e nell'immaginario collettivo di tutti noi: i registi Luigi Magni e Carlo Lizzani, l'attore di spaghetti western Giuliano Gemma, il produttore di B-movie scopritore di attrici come Edwige Fenech e maggiore esponente della commedia sexy Luciano Martino, lo sceneggiatore di piccoli e grandi capolavori e film di successo Luciano Vincenzoni, l'attore/doppiatore Aldo Reggiani, il regista dei film d'impegno politico anni '70 Damiano Damiani, il cineoperatore e regista pioniere dei documentario scientifico Fernando Armati e l'indimenticabile Mariangela Melato.
Di Von Chanelly
Manifesto 0, 31 Dicembre 2013
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