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Ennio De Concini

Ennio De Concini, nato a Roma il 9 dicembre 1923, è stato uno dei più prolifici sceneggiatori italiani, dal cinema d'autore ai film di genere, tra cui peplum, western, horror, melodramma e commedia all'italiana.

 

All'inizio degli anni '50 inizia a scrivere e a dirigere all'interno dell'industria cinematografica. Le sue prime storie sono tutte di genere avventuroso o peplum, allora in voga. Nel 1958 con il film LE FATICHE DI ERCOLE co-diretto con Pietro Francisci incassa cifre spaventose avendo protagonista Steve Reeves considerato uno dei più grandi nomi del culturismo statunitense.

La pellicola ottiene successo anche grazie ad un'attenta strategia di marketing, attraverso un battage pubblicitario martellante. Inoltre l'uscita in contemporanea di cartoni animati aventi il medesimo titolo del film e il doppiaggio statunitense fatto da Mel Brooks aumentano la pubblicità e la curiosità nel pubblico. Certo non è stato un kolossal come quelli prodotti negli Stati Uniti, ma quel il direttore della fotografia Mario Bava apporta delle trovate incredibili per quanto riguarda gli effetti speciali: è stato utilizzato per la prima volta in Italia il cinemascope.

 

Affianca Mario Bava nel film LA MASCHERA DEL DEMONIO (1961), curando la sceneggiatura di quello che oggi è considerato uno dei cult italiani del genere horror.

Nel 1963 grazie al film DIVORZO ALL'ITALIANA diretto nel 1961 da Pietro Germi si aggiudica il Premio Oscar per il miglior soggetto e sceneggiatura. Con Germi ha già collaborato qualche anno prima in occasione di UN MALEDETTO IMBROGLIO (1959) che vince il Nastro d'Argento per la miglior sceneggiatura.

Con Dino Risi lavora OPERAZIONE SAN GENNARO (1966), cult della commedia con Totò, Mario Adorf e Nino Manfredi.

 

Durante gli anni '70 si ritira dal mondo dello spettacolo per tornarci solo per dirigere due film e scrivere una sceneggiatura, ma nessuno dei tre riscuote molto successo.

Nel 1984 scrive per la tv LA PIOVRA (Damiano Damiani), prima fiction televisiva in Italia e per questo viene considerato il padre della fiction italiana.

 

Con Damiano Damiani torna a collaborare nel 1990 per il film IL SOLE BUIO, uno dei rari tentativi di risollevare il genere poliziesco ormai caduto in rovina.

Il suo ultimo lavoro risale al 1992 quando scrive per la tv MARCELLINO PANE E VINO, divenuto da subito un grande classico televisivo.

 

Durante la sua carriera ha provato a dirigere anche alcuni film, ma senza troppo successo. Nella sua vita è stato l'unico sceneggiatore italiano a collaborare per il Maestro Stanley Kubrik.

 

Muore nella sua città natale il 17 novembre 2008.

 

 

FILMOGRAFIA - Sceneggiatore

 

1951 - AMO UN ASSASSINO

1952 - I TRE CORSARI

1952 - JOLANDA, LA FIGLIA DEL CORSARO NERO

1957 - LA RAGAZZA DEL PALIO

1957 - LE FATICHE DI ERCOLE

1958 - LA RIVOLTA DEI GLADIATORI

1959 - UN MALEDETTO IMBROGLIO

1960 - LA REGINA DELLE AMAZZONI

1960 - SAFFO, VENERE DI LESBO

1960 - LA MASCHERA DEL DEMONIO

1960 - MESSALINA, VENERE IMPERATRICE

1960 - LE LEGIONI DI CLEOPATRA

1960 - COSTANTINO IL GRANDE

1960 - LA LUNGA NOTTE DEL '43

1961 – DIVORZO ALL'ITALIANA

1961 - IL COLOSSO DI RODI

1962 - L'ATTICO

1962 - JESSICA

1964 - ITALIANI BRAVA GENTE

1965 - LA GUERRA SEGRETA 

1965 - L'OMBRELLONE

1966 - OPERAZIONE SAN GENNARO

1967 - FAI IN FRETTA AD UCCIDERMI... HO FREDDO!

1968 - LA PECORA NERA

1968 - I BASTARDI

1968 - UNO SCACCO TUTTO MATTO

1971 - L'ARCIERE DI FUOCO

1984 - LA PIOVRA

1986 - LA PIOVRA 2

1987 - LA PIOVRA 3

1990 - IL SOLE BUIO

1991 - CALDO SOFFOCANTE

1992 - MARCELLINO PANE E VINO

 

FILMOGRAFIA - Regista

 

1952 - GLI 11 MOSCHETTIERI

1973 - DANIELE E MARIA

1973 - GLI ULTIMI 10 GIORNI DI HITLER

1987 - LUISA - QUATTRO STORIE DI DONNE

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