MANIFESTO Ø

Maurizio Merli, nato a Roma l'8 febbraio 1940, è stato un attore italiano, icona del genere poliziottesco.

Inizia la sua carriera posando per alcuni fotoromanzi di moda negli anni '50. Nel 1963 ottiene un ruolo minore nel capolavoro IL GATTOPARDO di Luchino Visconti. Negli anni seguenti passa da personaggi degli spaghetti western, all'avventura e al decamerotico, finché nel 1975 è protagonista nel poliziesco ROMA VIOLENTA (Franco Martinelli), uno dei successi più grandi della stagione italiana grazie alla sua interpretazione e a quei baffi caratteristici che divengono un marchio di fabbrica. Lo stesso personaggio lo si ritrova nel film di Martinelli ITALIA A MANO ARMATA (1976).

L'anno successivo viene chiamato da Umberto Lenzi per il suo ROMA A MANO ARMATA, che consacra Lenzi come specialista del genere grazie all'impianto narrativo del film e alle spettacolari scene d'azione. Nello stesso anno il regista lo richiama anche per NAPOLI VIOLENTA che rimane impresso per le scene d'azione e gli inseguimenti sensazionali e per IL CINICO, L'INFAME, IL VIOLENTO affiancato da un'altra icona del genere che è Tomas Milian.

Maurizio Merli lavora anche con il regista Stelvio Massi, come nei film usciti nel 1978: POLIZIOTTO SENZA PAURA e UN POLIZIOTTO SCOMODO, girato per metà a Civitanova Marche come omaggio alla città natale del regista.

Con il declino del poliziesco all'italiana, Merli tenta di cambiare genere tornando al western nel 1977 con MANNAJA di Sergio Martino, ma il film risulta un flop. Così negli anni '80 appare sporadiche volte nel grande schermo fino alla sua morte improvvisa.

Muore di infarto nella capitale il 10 marzo 1989.