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Mario Monicelli

Mario Monicelli, nato a Roma il 16 maggio 1915, è stato un regista, sceneggiatore e scrittore italiano. Candidato 6 volte al premio oscar è stato uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana assieme a Dino Risi e Luigi Comencini.

 

In gioventù durante gli studi a Milano conosce Alberto Lattuada, Riccardo Freda e altri futuri scrittori con cui fonda la rivista “Camminare”, nella quale si occupa di critica cinematografica. Nel 1934 insieme a Lattuada e ad Alberto Mondadori gira il corto CUORE RIVELATORE. L'anno dopo esordisce con I RAGAZZI DI VIA PAAL che vince un premio alla Mostra del Cinema di Venezia. Da qui inizia un periodo di gavetta come ciacchista, assistente di regia o sceneggiatore in alcuni film italiani di registi dell'epoca come Augusto Genina, Pietro Germi e Riccardo Freda. Con quest'ultimo insieme a Steno scrissero la sceneggiatura del film AQUILA NERA, unico film a cui fu concesso il permesso di esser girato all'interno del Quirinale.

 

La coppia proseguì per molti anni fino al 1952, memorabile è il film 1951 GUARDIE E LADRI. Per la prima volta dopo anni di lavoro e di degrado da parte della critica, la coppia Monicelli-Steno viene finalmente valorizzata, riconoscendo il loro talento e il loro smalto per la commedia brillante. La forza di questa coppia dà vita a molti film italiani indimenticabili, frutto collettivo di una mente geniale. Alla

sceneggiatura infatti hanno lavorato anche Ruggero Maccari, Vitaliano Brancati, Ennio Flaiano e Aldo Fabrizi. Un capolavoro che nasce da tutte queste teste e cresce nella sua bellezza estetica grazie alla fotografia di Mario Bava, già presente in VITA DA CANI (Mario Monicelli – Steno, 1950), un piccolo capolavoro di comicità e di lacrime, un film sull'avanspettacolo dai tratti affettuosi ma anche graffianti e cinici, una splendida commedia dolceamara dal finale malinconico, che ha in comune la presenza di Aldo Fabrizi. Il film acquista punti grazie anche alle musiche di Alessandro Cicognini, uno dei compositori più importanti del Neorealismo e alle grandi interpretazioni del cast principale formato dalla coppia della farsa italiana Fabrizi-Totò, lanciata proprio grazie a questo film. Un capolavoro tra il comico e il sentimentale, un film che è difficile dimenticare, grazie a due attori spettacolari che interpretano due parti contrastanti che nella vita reale mai avrebbero avuto la stessa umanità che invece qui hanno. C'è chi scappa e chi acciuffa e fra le risate continue, in sottofondo il dramma rimane. Questo l'asso vincente di Monicelli-Steno: la capacità di raccontare storie vere, forse in una forma un po' surreale, ma raccontate con il cuore. Il sapore amaro di un'epoca rivestito di una comicità che non tornerà più.

 

Sempre negli anni '50 Monicelli vince il premio come miglior regista al Festival di Berlino con PADRI E FIGLI, mentre un anno più tardi realizza il capostipite della commedia all'italiana I SOLITI IGNOTI che abbandona i vecchi canoni della commedia per inserire una comicità nuova che non si basa più sull'avanspettacolo, sui Cafè Chantant e il varietà, ma che si sviluppa su situazioni sociali che la gente vive ogni giorno in prima persona, una comicità usata non solo per far ridere o per parodiare una determinata classe sociale, ma per raccontare una realtà che detta in altri modi sarebbe stata neorealista. Cessa la maschera e il riso diviene più costruito, non ci si basa più solo su gag o giochi di parola: Monicelli si rifà alla commedia dell'arte in quanto, spiegherà più avanti, la morte è un fattore della vita, è brutto, ma non può non essere preso in considerazione.

 

Nel 1959 vince il Leone d'oro ad ex aequo con Roberto Rossellini grazie al film LA GRANDE GUERRA. Il capolavoro tragicomico fu l'unico dei pochi esempi di film storici sulla classe operaia italiana che riprendeva la narrativa storico popolare. Da una parte i toni e il linguaggio neorealista, dall'altra la commedia all'italiana, il tutto ambientato in una perfetta ricostruzione storica. Una ricostruzione che diede modo di vedere le cose per come stavano, senza alcuna influenza propagandistica del governo fascista.

 

Negli anni '60 anche lui si fa coinvolgere come altri autori dell'epoca dalla moda dei film a episodi. E' così che gira BOCCACCIO '70 e CAPRICCIO ALL'ITALIANA. Nel frattempo gira anche altri film: indimenticabile rimangono LA RAGAZZA CON LA PISTOLA, terza nomination all'oscar dove si vede per la prima volta Monica Vitti in un ruolo comico e L'ARMATA BRANCALEONE nel quale venne utilizzato un linguaggio maccheronico che suscita risate non da poco. Il motivetto iniziale e diventato un tormentone popolare mentre l'espressione armata brancaleone è entrata nel vocabolario italiano. La pellicola non pone molta attenzione alla ricostruzione storica ma risulta realizzata bene per quanto riguarda scenografia, fotografia e costumi in perfetto contrasto cromatico. Il film è molto originale e vuole essere una rilettura dell'Italia medievale che tra le tante risate sviluppa un lato crudo delle condizioni dei personaggi che non rispecchiano i

canoni utilizzati all'epoca, difatti non viene preso di mira il proletariato o la borghesia, contrariamente a quanto succedeva negli altri film. Il suo seguito, BRANCALEONE ALLE CROCIATE, è uno dei pochi esempi di sequel che riesce a tener testa al primo film senza scadere in banali iterazioni del primo successo.

 

Gli anni '70 si aprono con VOGLIAMO I COLONNELLI selezionato al festival di Cannes, ma nell'immaginario collettivo memorabili sono diventate le storie di ROMANZO POPOLARE che riesce ad andare oltre, sviluppando i temi del conflitto tra nord e sud, l'emancipazione femminile e le differenze sociali tra lavoratori e imprenditori, i primi due episodi di AMICI MIEI che riprende il tema dell'amicizia in una storia che tra le tante risate suscita una certa malinconia di fondo e UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO. Nel 1976 partecipa al film collettivo SIGNORE E SIGNORI, BUONANOTTE, una commedia sull'avanspettacolo che si ribella alla tv considerata nemico assoluto del cinema.

 

La commedia si evolve e anche i registi che l'hanno creata sentono il bisogno di adattarsi ai tempi che cambiano. Ecco arrivare negli anni '80-'90 pellicole come IL MARCHESE DEL GRILLO orso d'argento a Berlino, SPERIAMO CHE SIA FEMMINA, PARENTI SERPENTI cinica commedia dall'humour molto nero e CARI FOTTUTISSIMI AMICI altro orso d'argento. Nel 1991 riceve il Leone d'oro alla carriera. Negli ultimi anni dirige e scrive ancora qualche lavoro sia televisivo che cinematografico e si presta a volte anche nel ruolo di attore.

 

Malato di cancro alla prostata si suicida il 29 novembre 2010 gettandosi dal quinto piano dell'Ospedale San Giovanni a Roma.

 

 

FILMOGRAFIA 

 

1935 - I RAGAZZI DELLA VIA PAAL (regia, sceneggiatura)

1937 - PIOGGIA D'ESTATE (regia, sceneggiatura)

1940 - LA GRANDUCHESSA SI DIVERTE (sceneggiatura)

1941 - BRIVIDO (sceneggiatura)

1942 - LA DONNA È MOBILE (sceneggiatura)

1943 – CORTOCIRCUITO (sceneggiatura)

1945 - IL SOLE DI MONTECASSINO (sceneggiatura)

1946 - AQUILA NERA (sceneggiatura)

1947 - GIOVENTÙ PERDUTA (sceneggiatura)

1947 - LA FIGLIA DEL CAPITANO (sceneggiatura)

1947 - IL CORRIERE DEL RE (sceneggiatura)

1948 - I MISERABILI (sceneggiatura)

1948 - L'EBREO ERRANTE (sceneggiatura)

1948 - IL CAVALIERE MISTERIOSO (sceneggiatura)

1948 - ACCIDENTI ALLA GUERRA!... (sceneggiatura)

1949 - TOTÒ CERCA CASA (regia, sceneggiatura)

1949 - AL DIAVOLO LA CELEBRITÀ (regia, sceneggiatura)

1949 - IL LUPO DELLA SILA (sceneggiatura)

1949 - IL CONTE UGOLINO (sceneggiatura)

1949 - MARECHIARO (sceneggiatura)

1949 - COME SCOPERSI L'AMERICA (sceneggiatura)

1949 - FOLLIE PER L'OPERA (sceneggiatura)

1950 - IL BRIGANTE MUSOLINO (sceneggiatura)

1950 - BOTTA E RISPOSTA (sceneggiatura)

1950 - L'INAFFERRABILE 12 (sceneggiatura)

1950 - SOHO CONSPIRACY (sceneggiatura)

1950 - QUEL BANDITO SONO IO (sceneggiatura)

1950 - È ARRIVATO IL CAVALIERE (regia, sceneggiatura)

1950 - VITA DA CANI (regia, sceneggiatura)

1951 - TOTÒ E I RE DI ROMA (regia, sceneggiatura)

1951 - GUARDIE E LADRI (regia, sceneggiatura)

1951 - VENDETTA... SARDA (sceneggiatura)

1951 - TIZIO, CAIO, SEMPRONIO (sceneggiatura)

1951 - È L'AMOR CHE MI ROVINA (sceneggiatura)

1951 - CORE 'NGRATO (sceneggiatura)

1951 - IL TRADIMENTO (sceneggiatura)

1951 - ACCIDENTI ALLE TASSE!! (sceneggiatura)

1951 - AMO UN ASSASSINO (sceneggiatura)

1951 - O.K. NERONE (sceneggiatura)

1952 - TOTÒ A COLORI (sceneggiatura)

1952 - 5 POVERI IN AUTOMOBILE (sceneggiatura)

1952 - CANI E GATTI (sceneggiatura)

1952 - TOTÒ E LE DONNE (regia, sceneggiatura)

1953 - LE INFEDELI (regia, sceneggiatura)

1953 - UN TURCO NAPOLETANO (sceneggiatura)

1953 - IL PIÙ COMICO SPETTACOLO DEL MONDO, REGIA DI  MARIO  

 MATTOLI  (1953)

1953 - CAVALLERIA RUSTICANA, REGIA DI  CARMINE GALLONE(1953)

1953 - PERDONAMI! (sceneggiatura)

1953 - GIUSEPPE VERDI (sceneggiatura)

1954 - VIOLENZA SUL LAGO (sceneggiatura)

1954 - GUAI AI VINTI (sceneggiatura)

1954 – PROIBITO (regia, sceneggiatura)

1955 - UN EROE DEI NOSTRI TEMPI (regia, sceneggiatura)

1955 - TOTÒ E CAROLINA (regia, sceneggiatura)

1955 - LA DONNA PIÙ BELLA DEL MONDO (sceneggiatura)

1956 – DONATELLA (regia, sceneggiatura)

1957 - IL MEDICO E LO STREGONE (regia, sceneggiatura)

1957 - PADRI E FIGLI (regia, sceneggiatura)

1958 - BALLERINA E BUON DIO (sceneggiatura)

1958 - I SOLITI IGNOTI (regia, sceneggiatura)

1959 - LETTERE DEI CONDANNATI A MORTE (regia)

1959 - LA GRANDE GUERRA (regia, sceneggiatura)

1960 - RISATE DI GIOIA (regia, sceneggiatura)

1961 - A CAVALLO DELLA TIGRE (sceneggiatura)

1962 - BOCCACCIO '70 (regia, sceneggiatura)

1963 - I COMPAGNI (regia, sceneggiatura)

1963 - FRENESIA DELL'ESTATE (sceneggiatura)

1964 - ALTA INFEDELTA' (regia)

1965 - CASANOVA '70 (regia, sceneggiatura)

1966 - I NOSTRI MARITI (regia)

1966 - LE FATE (regia)

1966 - L'ARMATA BRANCALEONE (regia, sceneggiatura)

1968 - LA RAGAZZA CON LA PISTOLA (regia)

1968 - CAPRICCIO ALL'ITALIANA (regia)

1969 - TOH, È MORTA LA NONNA! (regia, sceneggiatura)

1970 - LE COPPIE (regia, sceneggiatura)

1970 - BRANCALEONE ALLE CROCIATE (regia, sceneggiatura)

1971 - LA MORTADELLA (regia)

1973 - VOGLIAMO I COLONNELLI (regia, sceneggiatura)

1974 - ROMANZO POPOLARE (regia, sceneggiatura)

1975 - AMICI MIEI (regia)

1976 - CARO MICHELE (regia)

1976 - SIGNORE E SIGNORI, BUONANOTTE (regia)

1977 - UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO (regia, sceneggiatura)

1977 - I NUOVI MOSTRI (regia)

1977 - GRAN BOLLITO (sceneggiatura)

1979 - VIAGGIO CON ANITA (regia)

1979 - RUE DU PIED DE GRUE (attore)

1980 - SONO FOTOGENICO (attore)

1980 - TEMPORALE ROSY (regia, sceneggiatura)

1981 - CAMERA D'ALBERGO (regia, sceneggiatura)

1981 - IL MARCHESE DEL GRILLO (regia, sceneggiatura)

1982 - AMICI MIEI - ATTO IIº (regia, sceneggiatura)

1984 - BERTOLDO, BERTOLDINO E CACASENNO (regia, sceneggiatura)

1985 - LE DUE VITE DI MATTIA PASCAL (regia, sceneggiatura)

1986 - SPERIAMO CHE SIA FEMMINA (regia, sceneggiatura)

1988 - I PICARI (regia, sceneggiatura)

1989 - 12 REGISTI PER 12 CITTÀ (regia documentario)

1990 - IL MALE OSCURO (regia, sceneggiatura)

1991 - ROSSINI! ROSSINI! (regia, sceneggiatura)

1992 - PARENTI SERPENTI (regia, sceneggiatura)

1994 - CARI FOTTUTISSIMI AMICI (regia, sceneggiatura)

1994 - LA VERA VITA DI ANTONIO H. (attore)

1995 - FACCIAMO PARADISO (regia, sceneggiatura)

1996 - ESERCIZI DI STILE (regia)

1996 - IL CICLONE (voce di Nonno Gino)

1997 - I CORTI ITALIANI (regia)

1999 - PANNI SPORCHI (regia, sceneggiatura)

1999 - UN AMICO MAGICO: IL MAESTRO NINO ROTA (regia, sceneggiatura

 documentario)

2001 - UN ALTRO MONDO È POSSIBILE (regia documentario collettivo)

2002 - LA PRIMAVERA DEL 2002 (regia documentario collettivo)

2002 - LETTERE DALLA PALESTINA (regia documentario collettivo)

2003 - FIRENZE, IL NOSTRO DOMANI (regia documentario collettivo)

2003 - SOTTO IL SOLE DELLA TOSCANA (attore)

2004 – NANÀ (attore)

2006 - LE ROSE DEL DESERTO (regia, sceneggiatura)

2007 - SOLOMETRO (attore)

2008 - VICINO AL COLOSSEO... C'È MONTI (regia, sceneggiatura corto

 documentario)

2010 - LA NUOVA ARMATA BRANCALEONE (regia, sceneggiatura corto)

2010 - QUI FINISCE L'ITALIA (attore)

2010 - L'ULTIMA ZINGARATA

 

 

 

 

 

 

Quello che in Italia non c'è mai stato, è una bella botta, una bella rivoluzione, rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania. Dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualche cosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, sono 300 anni che è schiavo di tutti.

Senza questi elementi, fame, morte, malattia e miseria noi non potremmo far ridere in Italia.

Siamo senza speranza. L'aveva già spiegato Pasolini: la speranza è una trappola, usata dal potente politico e religioso per ingabbiare i poveretti, con promesse di futuro benessere o di paradisiaci aldilà. Non c'è alcuna speranza di riscatto per il Paese. Il vero problema non è tanto la classe politica, che è una minoranza, ma questa generazione, che manda giù tutto senza protesta, cullandosi sulle promesse. È tutta una generazione che va cambiata, anzi rigenerata con urgenza.

Gli italiani sono fatti così: vogliono che qualcuno pensi per loro. Se va bene va bene, se va male poi l'impiccano a testa sotto.

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