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Roberto Rossellini

Roberto Rossellini nato a Roma l'8 maggio 1906 è stato uno dei più grandi cineasti del cinema italiano e uno dei maggiori esponenti del Neorealismo.

 

Fratello di Renzo Rossellini compositore cinematografico iniziò a conoscere e vedere da giovanissimo il cinema grazie al padre che costruì a Roma il Barberini, uno dei primi teatri a diventare anche sala cinematografica. Dopo aver realizzato il suo primo documentario diviene assistente di Goffredo Alessandrini nel film LUCIANO SERRA PILOTA, uno dei maggiori successi italiani dell'epoca caratterizzato dalle sorprendenti riprese aeree. Nel '40 è ancora una volta assistente nel film antieroico che anticipa il Neorealismo UOMINI SUL FONDO di Francesco De Robertis che non trova certo immediate ed entusiastiche accoglienze presso la stampa di parte fascista. Entrambi i registi per cui aveva lavorato facevano parte nel bene e nel male della Cerchia degli Assicurati, infatti è molto nota la presa di parte prevalentemente fascista del regista durante il regime. Tutti i suoi primi film LA NAVE BIANCA, UN PILOTA RITORNA e L'UOMO DALLA CROCE vennero finanziati dallo stesso Mussolini e si può ben vedere come Rosselini, probabilmente mosso per un proprio interesse, con queste pellicole diede ben alito alla propaganda fascista. Nel frattempo inizia la collaborazione con Aldo Fabrizi e conosce sia Giuseppe De Santis che Franco Solinas.

 

Ben presto però Rossellini si accorge di come stanno andando le cose e poco dopo la liberazione di Roma con l'uscita di Mussolini realizza quello che diventerà il capostipite ufficiale del Neorealismo: ROMA CITTA' APERTA, un sunto di quella che fu la capitale del dopoguerra in senso sociale, etico, economico, ideologico. Il film è il manifesto di questa corrente artistica e la scena di Anna Magnani che corre dietro al camion dei nazisti che sta portando via suo marito non è solo una delle scene più famose del Neorealismo, ma è ormai entrata negli annali del cinema internazionale. Rossellini si pente di quello che aveva fatto durante l'era fascista e questo suo capolavoro neorealista diviene una specie di catarsi che va a congiungersi con altri suoi film incentrati sulla guerra: PAISA', un insieme di storie individuali dove la Seconda Guerra Mondiale fa da sfondo, storie crude, storie devastanti, una

disperazione di fondo che non trova sentimentalismo, EUROPA '51 un quadro della vita europea nel

dopoguerra in cui fuoriesce tra le tante considerazioni del regista l'ipocrisia della nuova società e il

pessimista GERMANIA ANNO ZERO, un film straziante le cui parole chiave sono povertà, miseria,

devastazione, un'infanzia rubata, una vita tolta, una società distrutta. Altri due capolavori neorealisti

che si aggiungono furono STROMBOLI TERRA DI DIO e VIAGGIO IN ITALIA, un road movie nel quale

grazie ai semplici gesti dei protagonisti il regista riesce a mostrarci gli aspetti più profondi della loro

personalità, un film neorealista non più in senso sociale ma individuale. Quest'ultimo film non fu

apprezzato molto in Italia diversamente che in Francia con il quale ebbe modo di entrare in contatto

per l'appunto con la critica francese all'epoca formata dai giovani cinefili della rivista Cahiers du

Cinema. Questi film videro la presenza dell'attrice che in seguito diverrà la moglie del regista: Ingrid

Bergman. I due si conobbero grazie a una lettera scritta da lei dove si proponeva per lavorare con lui:

 

“Caro Signor Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo.

Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo

tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo 'ti amo', sono pronta a venire in

Italia per lavorare con lei. Ingrid Bergman”

 

 

Negli anni '60 Rossellini passa dal cinema alla tv in quanto pensava alla televisione come mezzo didattico, come modo per comunicare la storia, perché la scuola e i libri spiegano gli argomenti in maniera troppo noiosa e l'aiuto delle immagini può far comprendere meglio la cultura. Dopo un viaggio in India sempre tenendo ben presente i suoi progetti didattici torna al tema della guerra con IL GENERALE DELLA ROVERE che il Leone d'Oro al Festival di Venezia ex aequo con LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli.

Muore nella città capitolina il 3 giugno 1977.

FILMOGRAFIA

 

1938 - LUCIANO SERRA PILOTA (aiuto regista e sceneggiatore)

1941 - UOMINI SUL FONDO (aiuto regista)

1941 - LA NAVE BIANCA (cineasta)

1942 - UN PILOTA RITORNA (cineasta)

1943 - L'UOMO DALLA CROCE (cineasta)

1945 - ROMA CITTÀ APERTA (cineasta)

1946 - DESIDERIO (cineasta)

1946 - PAISÀ (cineasta)

1948 - GERMANIA ANNO ZERO (cineasta)

1948 - L'AMORE (cineasta)

1950 - STROMBOLI TERRA DI DIO (regista)

1950 - FRANCESCO, GIULLARE DI DIO (regista)

1952 - MEDICO CONDOTTO (sceneggiatore)

1952 - INVIDIA (cineasta)

1952 - LA MACCHINA AMMAZZACATTIVI (cineasta)

1952 - EUROPA '51 (cineasta)

1953 - VIAGGIO IN ITALIA (cineasta)

1954 - NAPOLI '43 (cineasta)

1954 - DOV'È LA LIBERTÀ? (cineasta)

1954 - LA PAURA (regista)

1954 - GIOVANNA D'ARCO AL ROGO (cineasta)

1959 - INDIA (cineasta)

1959 - IL GENERALE DELLA ROVERE (cineasta)

1959 - L'INDIA VISTA DA ROSSELLINI (regista TV)

1960 - ERA NOTTE A ROMA (cineasta)

1961 - VIVA L'ITALIA! (cineasta)

1961 - VANINA VANINI (cineasta)

1961 - TORINO NEI CENT'ANNI (TV, 1961)

1962 - ANIMA NERA (cineasta)

1964 - L'ETÀ DEL FERRO (cineasta TV)

1963 - ROGOPAG (cineasta)

1966 - LA PRESA DEL POTERE DA PARTE DI LUIGI XIV (regista TV)

1967 - IDEA DI UN'ISOLA (cineasta TV)

1969 - ATTI DEGLI APOSTOLI (cineasta TV)

1970 - SOCRATE (cineasta TV)

1971 - INTERVISTA A SALVADOR ALLENDE: LA FORZA E LA RAGIONE (regista TV)

1971 - BLAISE PASCAL (cineasta TV)

1972 - AGOSTINO D'IPPONA (cineasta TV)

1973 - L'ETÀ DI COSIMO DE' MEDICI (regista TV)

1974 - CARTESIUS (cineasta TV)

1974 - ANNO UNO (cineasta)

1975 - IL MESSIA (cineasta)

"La storia del cinema si divide in due ere: una prima e una dopo ROMA CITTA' APERTA" (Otto Preminger)

  « Roberto mi ha insegnato che il soggetto di un film è più importante dell'originalità dei titoli di testa, che una buona sceneggiatura deve stare in dodici pagine, che bisogna filmare i bambini con maggior rispetto di qualsiasi altra cosa, che la macchina da presa non ha più importanza di una forchetta e che bisogna potersi dire, prima di ogni ripresa: "O faccio questo film o crepo". » (François Truffaut)

 

 

 

 

 

Rossellini non amava gli attori e mi diceva continuamente: "Ma perché non te ne vai a Houston a studiare, perché non fai l'università?" (Christian De Sica)

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