Nasce l'editoriale mensile “Quel Cinema Nascosto” intento a raccontare i film italiani che hanno subito censure al momento della loro uscita nelle sale. Sono parecchie le pellicole che in Italia dai tempi del fascismo, passando per la Democrazia Cristiana, fino al nuovo millennio, hanno avuto svariati problemi con i tagli imposti al montaggio, i bollini che vietano ai minori, la distribuzione diffusa nelle sale o la visibilità su internet e altri canali di promozione perché ritenuti scomodi da parte del governo in carica o dal sistema predominante.
Per decenni gli autori hanno lottato perché la censura in Italia nel cinema venisse abolita. Per anni i registi hanno dovuto subire e sperare prima o poi di riuscire a riportare a galla il proprio lavoro. Molti di loro col cambio del governo o delle mentalità hanno potuto far uscire i film senza censure di alcun genere, ma in alcuni casi vale la pena ricordare la fatica e gli aneddoti che circondano quelle pellicole scandalose.
Per questi motivi si è deciso di partire con PORNO E LIBERTA' di Carmine Amoroso, documentario che Facebook ha censurato nel 2016 dal social a causa di una locandina ritenuta “oscena”. Una sorte simile l'ha vissuta “L'Anima Nera di Donald Trump”, documentario di Riccardo Valsecchi, la cui pagina del film è stata oscurata non a causa delle immagini, ma per il contenuto. Poi, il salto nel tempo: da “Ultimo Tango a Parigi” a “Cannibal Holocaust”, da “Totò che visse due volte” a “Salò e le 120 giornate di Sodoma”, da “Ossessione” a “Il Cappello a Tre Punte”, da “Venere in Pelliccia” a “L'Italia Non è un Paese Povero”. Per non dimenticare infine tutte quelle filmografie tagliuzzate di registi come Pietro Germi, Giulio Questi, Alberto Lattuada e Giuseppe Ferrara.
Fra pochi giorni la prima uscita. Keep Calm n Stay Tuned.
Von Chanelly
Quel Cinema Nascosto...e proibito
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