MANIFESTO Ø

Nata a Prato il 7 settembre 1909 Clara Calamai, nome d'arte di Clara Calama, è stata un'attrice italiana, interprete di svariati film dal successo popolare degli anni '40.

Inizia la sua carriera nel 1938 raggiungendo subito il successo grazie ai film di Gennaro Righelli. Nel 1941 gira LA CENA DELLE BEFFE di Alessandro Blasetti, un film particolare che si presentò in un'epoca di transizione, dove il neorealismo non esisteva ancora e i canoni degli anni '20 si erano ormai dissolti. É un film che rimane nella dimensione del baratro fascista in stile d'annunziano* e fa sentire diversi accenti teatrali. Il seno della Calamai fece notevole scalpore tra Chiesa, critici cinematografici e  pubblico. Meno scandalo fece, forse perché non intuita, la relazione che si pone tra il personaggio interpretato da Amedeo Nazzari e quello di Osvaldo Valenti. Un film scandaloso, strano, sanguinoso, dove dietro una storia abbastanza semplice, costumi e scenografie resi molto bene, si cela un significato più profondo: l'omosessualità. I due protagonisti vanno avanti per tutto il film col darsi contro, beffeggiandosi a vicenda, ma in realtà quello che stanno facendo non é mettere in mostra la virilità di uno e l'aspetto giullare dell'altro, ma bensì nascondere quello che realmente provano: un istinto irrefrenabile nel possedere l'altro sessualmente.

Nel 1943 viene scelta all'ultimo momento sostituendo Anna Magnani (indisponibile a causa della sua gravidanze) da Luchino Visconti per il film OSSESSIONE che una parte della critica considera il primo vero film neorealista. In realtà è neorealista solo per alcuni versi, per certi aspetti sembra esprimere un'opinione fascista, mentre per altri più importanti risulta chiaramente antifascista: rimane comunque altamente trasgressivo nei confronti dell'epoca.

Tre anni più tardi vengono istituiti i Nastri d'Argento (nuovo premio italiano dopo il Leone di Venezia) e la Calamai vince quello dedicato alla miglior attrice protagonista. Dagli anni cinquanta la sue interpretazioni divengono sempre più sporadiche anche se inizia a frequentare l'ambiente televisivo in alcuni sceneggiati, ma poco dopo si ritirerà dalle scene. Solo nel 1975 l'attrice comparirà nuovamente sul grande schermo grazie a Dario Argento nel film PROFONDO ROSSO, incidendo così nella storia del cinema uno dei personaggi più deliranti che contribuì in parte al successo del film e lo fece diventare un cult anni '70.

Con l'ultima apparizione del film di Argento la Calamai scompare per sempre dalle scene fino alla sua morte avvenuta a Rimini il 21 settembre 1998

*per stile d'annunziano non si intende, cinematograficamente parlando, lo stile del poeta D'Annunzio, ma bensì la ripresa di un testo letterario classico da parte del regista per una trasposizione cinematografica. Si usa d'annunziano perché D'Annunzio fu il primo scrittore italiano a lavorare alle sceneggiature italiane negli anni '20.