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In un periodo in cui il cinema italiano ci appare come qualcosa di nuovo, tra premi e riscontri al botteghino, si nasconde in realtà, in un fiorente sottobosco di film e autori, un cinema made in Italy che sembra aver più successo all'estero che in terra natia.

Parliamo dunque del cinema underground italiano ricco di film di genere, a volte indipendenti a volte con alle spalle piccole case di produzione coraggiose, che si fiondano in progetti di diverse sfumature, dal sapore genuino, prodotti caratterizzati da storie e stili sempre più personali diretti a una vasta fetta di pubblico.

 

Film di respiro internazionale che però soffocano in Italia a causa del monopolio della distribuzione. Se oggi grazie alla tecnologia è più facile produrre un film con un basso budget il vero scoglio diventa la sala cinematografica, nella quale si riesce a trovare forse uno spazio breve e ristretto. Vero è che i nuovi canali d'informazione scansano questo ostacolo: i social network così come le piattaforme internet danno la possibilità di conoscere questa ondata di film, ma non è abbastanza. La questione che si solleva è come mai questo mondo sconosciuto, ma valido non riesca mai a subentrare in quello più conosciuto non sempre valido? Possibile che la critica così come le società non sappiano di questi prodotti? Eppure molti di questi film vengono premiati nei festival di tutto il mondo, escono nelle sale estere e alcune volte hanno nel cast persino famosi attori stranieri.

 

Questo momento storico si potrebbe confluire nell'espressione “gli anni della fenice” in quanto il cinema italiano sembra aver dato cenni di rinascita. Da una parte il “cinema ufficiale” più aperto a confrontarsi con l'estero, dall'altra il “cinema dei poveri” che sta cercando di affermarsi anche nei meandri del grande mercato nazionale con alcune pellicole di genere. Tipologia di film che in questi ultimi decenni ha fatto fatica a concretizzarsi a parte sporadici episodi come "Nirvana" di Gabriele Salvatores. In effetti è da quando si è concluso il periodo del boom cinematografico italiano, iniziato negli anni '60, che sempre di meno si sono voluti affrontare i diversi generi cinematografici, tornando continuamente sul film drammatico o sulla commedia.

 

Di seguito divisi per sezione autori e film italiani dei generi più gettonati di questi ultimi anni.

 

 

 

 

 

 

Redazione

Manifesto 0, 2012-2016

 

LA DECADE DEI GENERI

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