RECENSIONI DAL BASSO
Editoriale nato dalla collaborazione tra Manifesto 0 e Distribuzioni dal Basso
Di seguito le recensioni di alcuni documentari italiani distribuiti dalla società indipendente Distribuzioni dal Basso che sollevano questioni riguardanti problematiche sociali, ambientali, politiche, economiche, culturali, territoriali e alimentari.
PUZZLESTAN, 2015
Ivan Grozny Compasso
In pochi sanno, forse, che in Medio Oriente la maggior parte dei bambini vengono lasciati in vita dopo esser stati obbligati dall'Isis a vedere la morte dei propri cari: una scoperta vissuta e raccontata in prima persona, con immagini prese al volo e una serie d'informazioni che non arrivano sempre in modo chiaro.
Col fiato sul collo, la morte non molla nemmeno un attimo la propria presa. Solo distruzione e solitudine, grumoli di macerie e bombe, ma per fortuna anche tanta resistenza da parte del YPG (Unità di Liberazione Popolare), i cittadini che vogliono essere nuovamente liberi e che lottano rischiando la vita poco lontano dagli accampamenti del popolo civile e dagli aiuti umanitari.
CIELITO REBELDE, 2015
Massimiliano Lanza, Antonio Gori, Claudio Carbone, Leonardo Balestri
Il Messico negli scorsi anni era ritenuto il Paese più fatale dell'America latina, oggi è quello più
pericoloso al mondo.
Sparizioni di massa, annullamento della libertà di stampa, dissenso e repressione delle proteste: aumentano la criminalità e la violenza impunita. Per vincere tutto questo bisogna far sapere, ecco perché i giornalisti messicani chiedono aiuto ai loro colleghi stranieri: per creare consapevolezza all'estero e impedire che questa catastrofe umanitaria continui.
Nell'elenco però non compaiono solo i periodistas, ma anche gente comune, studenti delle scuole rurali, zapatisti che lottano per riavere una vita libera e dignitosa.
E' ACCADUTO IN CITTA', 2015
Noemi Pulvirenti
“E accaduto in città” è la storia di un fotografo, Luciano Nadalini, i cui scatti hanno impressionato parte della storia recente italiana. Partito come fotografo amatoriale nell'87 inizia la sua carriera professionale con testate giornalistiche come “L'Unità” e “La Repubblica” congelando i fervori di un'epoca oggi spesso rimossa dalla nostra società. Un mestiere nato da una passione, dall'interesse di catturare ciò che più lo colpiva a quei tempi, lui che il '68 l'ha vissuto da studente e il '77 come metalmeccanico in fabbrica, all'interno della quale, assieme ad altri giovani operai, cerca di portare avanti una politica culturale.
Collaborazioni:
Se anche tu vuoi collaborare con Manifesto 0 o chiedere la pubblicazione di un qualsiasi contenuto inerente scrivici a Emme0Mzero@gmail.com
Tag più frequenti:
© 2012 - 2017 by Manifesto Ø