MANIFESTO Ø

E' il 1894 quando Filoteo Alberini inventa il kinetografo, un macchinario che permette di proiettare pubblicamente una serie di fotogrammi che danno l'illusione del movimento, ma per mancanza di denaro non riesce a brevettare la sua invenzione e così il kinetografo non ha il successo che invece ha l'anno successivo il cinematografo dei fratelli Lumiere. Quegli stessi fratelli nel 1986 proiettano “L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”: leggenda vuole che gli spettatori siano fuggiti per paura di essere travolti dal treno. In Italia Italo Pacchioni porta il cinema nelle fiere, nei mercati, nelle sagre paesane attirando un pubblico sempre maggiore oltre a realizzare nello stesso anno il primo film comico: IL FINTO STORPIO DEL CASTELLO. Secondo Filoteo Alberini però il cinema rimane un mezzo vagabondo così l'anno seguente decide di costruire la prima sala cinematografica a Roma. La trovata è geniale e ben presto le sale si distribuiscono in tutta Italia. Nel 1902 nasce la Lega per la Moralità, formata interamente da cattolici (cinofobi), che qualche anno più tardi muovono già le prime proteste feroci contro il cinema, tanto che nel 1913 riescono a ottenere la censura applicata. Nel 1905 Filoteo Alberini realizza il primo vero film italiano composto da più quadri: LA PRESA DI ROMA. Il 1909 vede la prima piccola crisi del cinema italiano che viene però immediatamente debellata. Negli anni seguenti vengono realizzati film decisivi per lo sviluppo del cinema italiano tra cui INFERNO, CABIRIA e il primo kolossal QUO VADIS che lancia il genere. D'Annunzio lancia il fenomeno del divismo, mentre al regista gli viene finalmente attribuito il titolo di “padre del film”. Nel 1913 viene realizzato il primo film futurista MONDO BALDORIA.